giovedì 7 maggio 2015

A proposito del vestito liso del Papa

Tra i tanti commenti “pro”, propongo anche uno “fuori dal coro”, decisamente contro, che - tra le tante frecciate inferte con una terminologia poco condivisibile - esprime comunque qualche considerazione che quantomeno fa pensare.

«Ma dai!… farsi sdrucire e lasciare apposta sdrucita la manica della talare per mostrare umiltà, e che proprio perciò è quella “falsa umiltà”, dalla quale ci mette in guardia la Scrittura, che viene portata in processione come fosse il Santissimo Sacramento.
Non solo si fa sdrucire la manica, fa pure in modo che tutti possano notarla: si crede meglio di Cristo che sdrucito in giro non ci andò mai? Spettacolarizzazione e sopravvalutazione della sua persona, portata motu proprio come “esempio” a tutti, a maggior ragione – qualora la manica incidentalmente si fosse sdrucita – se di talari integre ne hai un sacco a Santa Marta?
 
Questo aspetto oscuro di Bergoglio, populista e smanioso di lanciare messaggi “popolareschi”, mi inquieta: la tentazione di voler essere e soprattutto apparire “meglio” degli altri conciandosi peggio. Questa tentazione terribile che oscura l’umiltà del Crocifisso e sotto i riflettori fa rifulgere orgogliosa la “sconcia umiltà” del suo servitore. Un servitore non si concia da mendicante per compiacere il suo padrone, cura se stesso per mostrare deferenza al suo datore di lavoro.
Ma tutti questi sono trucchi da baraccone. Che lasciano il tempo che trovano; soprattutto non incantano nessuno: suscitano applausi certo, ma interessati, che mascherano il disprezzo. Il mondo disprezza queste cose, le apprezza sugli uomini di chiesa perché manifestano sentore di dissoluzione, di una Chiesa che nemmeno dal punto di vista della decenza, bellezza, decoro può lontanamente competere col mondo, e che perciò non attrarrà nessuno. Semmai distrarrà chi dentro la Chiesa già c’è, acuendone la smania di secolarizzazione. Per “modernizzarsi”, per apparire più presentabili, decenti in società. Il mondo non è, non è solo quattro straccioni alla periferia di Buenos Aires, la Chiesa non può ridursi a questo: il mondo e la Chiesa sono infinitamente più grandi.
Nel Vangelo di Matteo, Gesù ammonisce i seguaci: quando digiunate, dice, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà…
 
Dai “poveri”, si fa per dire, si presenta con l’abito sdrucito… mentre…
La veste sdrucita di un Papa è un’offesa al vero povero, perchè il Papa non è “il” povero!. Se il Papa fosse “il” povero, per il vero povero non ci sarebbe più speranza. Che il Papa abbia una sola talare è davvero un falso, è probabile che per Bergoglio non si tratta neppure di ipocrisia ma soltanto di indisciplina: del resto l’ha detto l’altro giorno ai Cursillos, “sono indisciplinato!”. Certo è che queste immagini sono scandalose perchè il vero povero è chi non ha da mangiare e non chi mangia tutti i giorni (e abbondantemente, tant’è che i medici gli hanno detto di mettersi a dieta subito) ma porta la veste sdrucita solo perchè, come è probabile, non se la vuole cambiare… la porta sino alla consunzione: strano però che i clergyman di Bergoglio a Buenos Aires erano sempre perfetti e mai lisi.
Comunque non vai a trovare dei fratelli il giorno di festa con il vestito della settimana, vestito da casa: di solito ci si va con il vestito festivo, proprio per non far vedere le sofferenze e le privazioni che si vivono in casa propria. E’ come se una casalinga accogliesse gli ospiti in ciabatte e con il grembiule di casa, lo fa pure, ma sono vestiti curati e non delle pulizie: altrimenti stai facendo capire agli ospiti che non hai alcun rispetto di loro e nessuna considerazione.

C’è da dire che san Pio X, appena eletto papa, aveva affidato alle sorelle il compito di tingere di bianco la talare che aveva usato da vescovo, a sua volta tinta anch’essa da nera a rossa (semmai fosse possibile, ma questo si narra), ma qui è diverso perchè san Pio X non dava a vederlo, mentre Francesco sì. Anche GPII andava con la talare impercettibilmente sdrucita, o per meglio dire lisa, ai piedi e al collo, ma mai in visita alle parrocchie.o alle udienze. In privato.
…mentre… a Mattarella, invece, solo l’altro giorno, si presenta con l’abito della festa. Perfetto. Perché?
Comportarsi da straccioni non è un dovere del cristiano, anzi è suo dovere avere cura di se stesso, come dice Paolo, specie quando non sta lì a rappresentare se stesso ma Uno che andava in giro con una tunica “senza strappi”. Non capire questo significa non capire qual è il compito di un prete sull’altare, avere le idee confuse sul sacramento che ha unto le sue mani, lanciare messaggi distorti che piuttosto che invitare alla vera e santa umiltà incitano alle manie di protagonismo in una gara demenziale che ha per meta il peggio. Quando un prete non ha rispetto della sua veste liturgica, che lo indica come “Alter Christus”, e cioè altro da se stesso, è segno che presto non avrà o non ha più rispetto della Chiesa e del sacramento che gli è stato conferito.
Sarebbe meglio per questo papa argentino imitare Cristo, anche nel decoro, piuttosto che invitare gli altri a imitare lui».

(Fonte: Antonio Margheriti Mastino, Papalepapale, 3 maggio 2015)
http://www.papalepapale.com/cucciamastino/mastinate-quotidiane/se-il-papa-vuol-apparire-piu-straccione-del-signore/

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