Una
voce fuori dal coro, dopo la condanna delle Pussy Riot, è quella del sociologo
torinese Massimo Introvigne, coordinatore dell'Osservatorio della Libertà
Religiosa costituito dal Ministero degli Esteri. "Certamente - osserva il
sociologo - le voci che protestano contro condizioni di detenzione troppo dure
e una pena troppo severa meritano di essere ascoltate, tenuto conto della
situazione personale delle giovani imputate".
"Tuttavia
- prosegue Introvigne - non si può, come alcuni fanno, andare oltre ed esaltare
il gesto per cui le Pussy Riots sono state condannate. Ho l'impressione che non
tutti conoscano esattamente i fatti. Le Pussy Riot hanno cantato una canzone
dove non si limitano ad affermazioni politiche ma chiamano il patriarca
ortodosso 'puttana', e il cui ritornello fa il verso alla liturgia ortodossa
ripetendo 'La merda, la merda, la merda del Signore'. E non l'hanno cantata in
un loro locale, e neppure in una piazza, ma nella cattedrale di Mosca, uno dei
luoghi più santi dell'ortodossia russa". "Come sempre - afferma Introvigne - trovare l'equilibrio fra la libertà di espressione e il diritto delle confessioni religiose a non essere offese, specie nei loro luoghi di culto, è delicato. Ma non è giusto aggredire la Chiesa Ortodossa russa quando presenta, non senza buone ragioni, la presunta performance 'artistica' delle Pussy Riot come una violazione dei diritti dei cristiani all'integrità dei loro luoghi di culto, che non possono indiscriminatamente diventare teatro di proteste politiche, anche giustificate, nel corso delle quali si offende la sensibilità della comunità cristiana".
"Che alcuni sostenitori delle Pussy Riot siano talora animati da cristianofobia - conclude Introvigne - è confermato dal gesto delle 'contestatrici in topless' Femen, che nella piazza principale di Kiev hanno abbattuto con una motosega quella che non è, come è stato scritto, una semplice croce, ma un crocifisso con l'immagine di Gesù Cristo, che è stato gettato nella polvere urlando slogan anti-religiosi".
(Fonte:
Vatican Insider, 17 agosto 2012)
Nessun commento:
Posta un commento