venerdì 30 agosto 2013

Karl Rahner, un “teologo” ancora intoccabile?

Karl Rahner fu condannato dal Sant'Uffizio e poi ripescato dal fango ed elevato a consulente del Concilio Vaticano II. La sua tecnica, unita a quella dei sui sodali nell'aula conciliare, di scardinare la dottrina cattolica col linguaggio dell'ambiguità proprio del Modernismo condannato da san Pio X fu certamente vittoriosa. La verbosità e l'ambiguità dei testi apre alle più peregrine e devianti interpretazioni che hanno dato frutti mortiferi da allora ad oggi. Tuttora questo defunto sacerdote gesuita che intrattenne un rapporto amoroso con una donna divorziata dal 1982 sino alla fine della vita è il nume teologico di gran parte dei seminari, e gli effetti sui sacerdoti si vedono, eccome! Il mito di questo accanito contestatore del celibato sacerdotale e della morale sessuale cattolica non si è frantumato nemmeno quando la sua amante adulterina ha pubblicato le proprie lettere appassionate e carnali dal titolo Camminare sul filo del rasoio: lettere d’amicizia a Karl Rahner. L’autrice del libro è la scrittrice Luise Rinser, arci-nemica della Chiesa cattolica, già moglie del musicista Karl Orff.
I Gesuiti fanno le spallucce e tengono occultate le lettere di Rahner stesso all'amante, e davanti a queste evidenze di immoralità continuano a difendere e diffondere la teologia del loro beniamino. Scrivere per confutare le eresie e i conseguenti peccati di Rahner vale a perdere la fiducia e la stima dell'establishment ecclesiastico. Tanto è capitato all'Autore del libro "Karl Rahner", P. Giovanni Cavalcoli OP, che si è visto negare due volte l'autorizzazione a pubblicare il volume e che ha visto addirittura il segretario della Congregazione per la Fede - il gesuita Luis Francisco Ladaria - dare il veto alla pubblicazione della recensione del libro sull'Agenzia Zenit. Una volta ottenuta l'autorizzazione alla pubblicazione del libro il volume è stato un successo di vendite, ma la vendetta dei rahneriani non si è fatta attendere: Padre Cavalcoli quest'anno è stato inopinatamente e senza rispettare il Diritto Canonico destituito dall'incarico di vice-postulatore della causa di beatificazione di Padre Tomas Tyn, il domenicano cecoslovacco che confutò sia Rahner (Saggio sull'etica esistenziale formale di Karl Rahner) che le derive di matrice ereticale del post-concilio, rimanendo fedele alla Tradizione teologica tomista e a quella liturgica gregoriana.
Oggi il testo - che è tuttora il più completo studio sulla dottrina di Rahner esistente - è disponibile per tutti e in tutto il mondo. Ora finalmente chi si forma in seminario ha a disposizione uno strumento e un antidoto per conservare pura la fede nonostante la docenza di certi "formatori" e professori. Ora si può riconoscere Rahner per quello che fu e che è nelle aule teologiche, cioè un untore. E con questo lo stesso si può ormai dire di tutti coloro che lo propagano.
 

(Fonte: Giovanni Zenone, Riscossa cristiana, 28 agosto 2013)
 

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