Il
reverendo anglicano Glynn Cardy, di Auckland (Nuova Zelanda) deve aver
frequentato la scuola del nostro Oliviero Toscani, il fotografo che ha
inventato i poster «che fanno discutere». Dice il Corsera.it del 20 dicembre
2011 che ci aveva già provato due anni fa, appendendo in bella vista fuori
della sua chiesa un’immagine di San Giuseppe a letto con Maria e la scritta
«Povero Giuseppe, è duro seguire Dio». Visto che la «provocazione» non aveva
sortito alcun aumento dei frequentatori della sua chiesa, ora ci ha riprovato
con un poster in cui la Madonna legge il test di gravidanza e scopre con
stupore di essere incinta (foto).
Ma
sono arrivati i cattolici tradizionalisti e l’hanno strappato. L’autore
materiale del gesto ha dichiarato che lo farà di nuovo, se il reverendo oserà
riprovarci. Poi, correttamente, il gruppo (ben cento persone) si è
inginocchiato davanti alla chiesa di Cardy e ha intonato preghiere di
riparazione. A seguire, il solito copione: distinguo e presa di distanze
dall’insano gesto da parte dei cattolici neozelandesi non tradizionalisti,
rammarico del reverendo anglicano che, poverino, non sa più cosa inventare per
tamponare l’emorragia di fedeli, silenzio dei vescovi. Tutto déjà vu. Il
portavoce degli iconoclasti ha detto che la chiesa del reverendo Cardy, St.
Matthew's in the City, «è gestita da un gay e da una lobby femminista. Il che
non ci stupisce, visti gli indirizzi generali dell’anglicanesimo nel mondo.
Cardy, da parte sua, ha detto ai giornalisti di aver voluto solo, con quel
cartellone, «stimolare la riflessione dei fedeli». Ma è riuscito soltanto a
moltiplicare esponenzialmente i contatti su Facebook e far fare il giro del
mondo alla sua trovata. Se avesse consultato il suo maestro Toscani, questi gli avrebbe rivelato che con tali sistemi lui non è mai riuscito a far vendere un maglione Benetton in più. Infatti, certe cose fanno aumentare le parole dette e scritte, ma non le vendite né i fedeli. Per quanto riguarda i cattolici tradizionalisti neozelandesi, poi, ci sentiamo di suggerire loro, per il futuro, di lasciar correre: gli anglicani hanno già di suo una fortissima propensione al suicidio etnico e conviene augurar loro, come dicono i siciliani, «acqua davanti e ventu darrè» (acqua davanti e vento dietro, così la barca a vela va più veloce verso le lontananze).
Gli anglicani, con le loro alzate d’ingegno, si stanno provocando un’apocalittica emorragia verso il papismo, tant’è che Benedetto XVI, che non sa più dove mettere i convertiti, ha dovuto escogitare l’Anglicanorum coetus per disciplinarne l’ingresso. Il reverendo Cardy deve essere anche un fan di un altro italiano, il film-maker Nanni Moretti. Di lui è infatti la celebre frase: «Orsù, continuiamo a farci del male».
(Fonte:
Rino Cammilleri, La bussola quotidiana, 22 dicembre 2011)
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