Queste
non sono che due righe scritte con vero sconforto da un povero cattolico
qualsiasi come il sottoscritto, che, anche per ragioni di età, era abituato al
fatto che c’era una figura in cui riporre la propria fiducia, il prete, e che
comunque, se questo prete era magari incapace, confuso, da Roma arrivava sempre
il giudizio sicuro, la parola definitiva, che tranquillizzava il fedele e
soprattutto lo confermava nel Magistero che da sempre la Chiesa aveva espresso.
Tutto ciò rispondeva a un’esigenza non solo della vita spirituale, ma anche del
banalissimo – ma tanto sano! – buon senso, perché se la Chiesa è depositaria
della Verità, da essa non possono che arrivare parole chiare, nette, a tutti
comprensibili.
Ora,
qualcuno mi sa dire, per favore, cosa significhi un’affermazione di questo
tipo: “Le Coppie gay pongono sfide nuove,
non diamo ai loro figli vaccini anti-fede”? Io, povero cattolico qualsiasi,
stento a capirne il significato.
Naturalmente
su affermazioni di questo genere la stampa si getta gioiosamente. Tanto per
citare qualche testata, Il
Messaggero, Il
Sole 24ore, La
Stampa,Tgcom24,
e così via.
All’origine
di questo tripudio, c’è la notizia sull’Avvenire,
che rimanda a quanto pubblicato ieri da Civiltà
Cattolica sull’incontro che il Papa ha tenuto nello scorso mese di novembre
con 120 Superiori Generali dei vari ordini religiosi. Vado a vedere anche il
testo di Civiltà Cattolica e non trovo conforto al mio smarrimento, tanto più
quando mi capita di leggere che il concetto di “fraternità” viene associato a
una strana comunità come quella di Taizè, dove “ci sono monaci cattolici,
calvinisti, luterani… tutti vivono veramente una vita di fraternità”.
Ma
allora fraternità vuol dire sincretismo? Con tutta la mia ignoranza, so per
certo che Lutero era un eretico e che portò immensi danni, non solo alla Chiesa
cattolica, ma allo stesso sviluppo della civiltà, proprio perché chi insegna il
falso può portare solo danni.
Poi mi
capita di leggere che i pilastri dell’educazione sono “trasmettere conoscenza, trasmettere modi di fare, trasmettere valori.
Attraverso questi si trasmette la fede”. Qui mi domando: quale fede? La
Fede cattolica, unica vera Fede? Ma allora, anzitutto il pilastro
dell’educazione non dovrebbe consistere nel trasmettere la Parola di Verità,
dalla quale discendono tutte le altre? O vogliamo solo fare un galateo?
E,
perdonatemi, cosa vuol dire “Bisogna
formare il cuore”, altrimenti si formano “piccoli mostri”?
Una
cosa so per certo, come cattolico e come genitore: se da una parte si prende
atto (e come si potrebbe non farlo?) del fatto che ormai esiste un grandissimo
pasticcio, per cui le famiglie sane, normali, sono sempre di meno, e sempre più
abbiamo giovani smarriti perché hanno perso proprio quella sicurezza che ha
sempre dato la famiglia, d’altra parte non ho letto una parola contro gli
aberranti progetti politici di disgregazione della famiglia.
Ho
letto solo che dobbiamo trovare nuovi modi di approccio ai giovani che si
trovano nel gorgo di pseudo-famiglie irregolari, per non dire di mostruosità
come le unioni tra pervertiti o pervertite. “Dobbiamo trovare”, ma peraltro non si dice come. Di certo,
altrettanto non si dice una parola di ammonimento a quei politici che si
apprestano a dare alla già vacillante famiglia gli ultimi colpi di piccone,
alla tremenda responsabilità che si assumono davanti a Dio e davanti agli
uomini. Nulla, zero.
Di
sicuro so che, cattolico e padre di famiglia, dovrò muovermi a tutela dei miei
figli, avendo a mente la Tradizione e il Magistero della Chiesa, che in materia
di morale familiare sono sempre stati chiarissimi.
Di
sicuro ci sarà chi esprimerà il suo disappunto perché noi “non faremmo altro
che criticare il Papa”. Nossignori. Questa non è una critica. È, ribadisco, lo
sconforto di un cattolico che sempre meno trova nei Pastori una guida sicura e
chiara. Mi interessa ben poco che domani qualche voce, ben più dotta della mia,
mi spieghi che non ho capito niente e che in verità dove si diceva “A, B e C”
si voleva dire in verità “X, Y e Z”.
Per il
Vicario di Cristo ho tutto il rispetto e l’amore filiale. Ma mi sento di pretendere da Lui (si, ho detto proprio
“pretendere”) parole chiare, inequivoche, che possa anch’io capire al volo. Con
le parole equivoche si è arrivati ad avere un Papa – e questo addolora tutti i
cattolici – che è stato nominato “Uomo dell’anno” da una rivista americana che
si fa portavoce degli invertiti. Vi pare un bel risultato? Vi pare un bel
risultato che un povero pervertito, quel tale Fabrizio Marrazzo, portavoce del
“Gay Center” dica “Da Bergoglio viene ancora una volta una riflessione che
contrasta la cultura figlia dell’omofobia. La sua è un’attenzione inedita per
un pontefice a cui bisogna guardare con fiducia”? (vedi sul Messaggero).
Preghiamo
per la Chiesa, preghiamo per il Santo Padre. Preghiamo per la nostra povera
Italia, già centro della Cristianità, che si appresta a lanciarsi nel vuoto di
leggi perverse senza che la voce dei Pastori si alzi, forte e chiara, a fermare
questa rovina.
(Fonte:
Michele Majno, Riscossa Cristiana, 4 gennaio 2014)
3 commenti:
Sottoscrivo parola per parola il grido di dolore di Mario per lo smarrimento dei veri umili cattolici e il tripudio degli "invertiti" che le esternazioni di Papa Francesco stanno generando.
Grazie a Dio, personalmente da molto tempo la mia guida dottrinaria/pastorale resta saldamente Padre Pio le cui parole sono sempre CHIARE FORTI E INEQUIVOCABILI!
Faccio fervidi voti affinché al più presto il nostro Pontefice, dopo aver battuto ripetutamente il tasto della Misericordia Divina voglia cominciare a battere anche quello della Giustizia di Dio, memore del celebre ammonimento del succitato Padre Pio " la Misericordia di Dio è infinita ma terribile è la Sua Giustizia!"
Preghiamo incessantemente lo Spirito Santo!
Tommaso Chierico da Altamura
Se non si vuole vedere cosa c'è dietro è ovvio rimanere in confusione.
Nulla che non fosse già stato profetizzato comunque.
Se un papa si è dimesso, vuol dire che un altro si potrà pure licenziare!!!!
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