mercoledì 18 gennaio 2012

Lo spettacolo blasfemo di Castellucci. Lettera di p. Giovanni Cavalcoli al santo padre Benedetto XVI

Beatissimo Padre, siamo un gruppo di fedeli che vuole esprimere a Vostra Santità solidarietà e rinnovata fedeltà come risposta all’indegno e blasfemo spettacolo teatrale “Il concetto del volto del Figlio di Dio” di Romeo Castellucci, programmato a Milano per la fine del corrente mese.
Si tratta infatti, come Ella avrà già saputo, di un’opera, già rappresentata in Francia, gravemente offensiva della Persona del Nostro Divin Salvatore Gesù Cristo, con evidente ripercussione ai danni della libertà religiosa, dell’ordine sociale, dei minori, della dignità dell’arte e del buon costume, valori sanciti e promossi dalla Costituzione della Repubblica Italiana, un gesto che pertanto sembra configurare gli estremi di un reato passibile di sanzione penale a norma delle leggi dello Stato.
Ci addolora inoltre in modo particolare la consapevolezza che questo inqualificabile atto di empietà colpisca pure, benché indirettamente, la venerabile e da noi amata Persona di Vostra Santità, Primate d’Italia, Rappresentante dell’intero mondo cattolico, Successore di Pietro, Vescovo di Roma, Vicario di Cristo, anzi, come si esprimeva la Santa Senese, “dolce Cristo in terra”.
Ci pare evidente, altresì, venerato Padre, a proposito di tale incresciosissimo avvenimento, che non si tratta di un fenomeno casuale, isolato e senza radici, ma bensì di una crescente ostilità nei confronti del Cristianesimo che si sta diffondendo nel mondo, nonché di un sintomo ed effetto di un disagio e di una crisi spirituali profondi e diffusi ormai da decenni anche in Italia, in parte anche per una mancata o malintesa applicazione del Concilio Vaticano II.
Vostra Santità con zelo infaticabile ed alta sapienza, appoggiato da molti buoni Pastori e Teologi, si prodiga ogni giorno nell’insegnamento della verità, ma purtroppo non sono poche le forze che “remano contro” e disattendono, a volte anche gravemente, le aspettative della Santità Vostra. Questo contrasto tra il Vostro insegnamento e le forze contrarie a Cristo, manifeste e nascoste, è notato dal Popolo di Dio amante della verità e della coerenza del vivere cristiano, ed è causa di sconcerto, di confusione e di angosciati interrogativi.
“Chi semina vento - dice il saggio proverbio popolare - raccoglie tempesta”: ed infatti è proprio quello che succede a causa di questi seminatori di falsità, ostinatamente sordi agli insegnamenti del Papa ed anzi con essi in contrasto, liberi di diffondere i loro errori senza che essi vengano contrastati.
Episodi come quelli del Castellucci sono resi possibili non solo dagli attacchi della cosiddetta “cristianofobia”, ma anche da gravi vuoti e carenze dottrinali ed educative non dovutamente eliminati da parte di chi di dovere. Pensiamo in modo particolare allo scandalo subito dai bambini, nei confronti del quale il Signore ha parole di estrema severità.
Il caso Castellucci è un ulteriore campanello d’allarme, se ce ne fosse bisogno, che invita tutti, compreso ogni uomo di buona volontà, a stringerci attorno al Successore di Pietro e all’intero Collegio Episcopale unito al Papa, al quale Cristo ha affidato la guida del suo Gregge.
Noi, grazie alla guida illuminata di Vostra Santità e dei buoni Vescovi, sappiamo riconoscere i lupi travestiti da agnelli. Siamo tuttavia preoccupati per coloro che, come il Castellucci, cercano di trarre vantaggio da una situazione nella quale si fa desiderare una maggiore vigilanza da parte delle autorità civili ed ecclesiastiche. Temiamo inoltre per lo scandalo dei “pusilli” non sufficientemente protetti e messi in guardia.
Da parte nostra, pertanto, ci confermiamo senza alcuna esitazione, certi così di seguire Cristo, nella fedeltà a Vostra Santità, ricordandoLa nelle nostre preghiere a Maria Madre della Chiesa e Sede della Sapienza, mentre invochiamo su di noi e sui nostri cari il prezioso beneficio dell’Apostolica Benedizione. P.Giovanni Cavalcoli, OP, Teologo di Bologna

(Fonte: Riscossa Cristiana, 11 gennaio 2012)


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