Il sacerdote, durante gli avvisi, sorprende tutti, invitando i fedeli che hanno sentito parlare della Relazione Lunacek ad alzare la mano. Sono pochi quelli che hanno capito di cosa sta parlando il sacerdote, cinque, sei mani alzate, gli altri si guardano l’un l’altro con un vistoso punto interrogativo dipinto in volto.
Il sacerdote tuona e sorprende di nuovo: “Chi non ha alzato la mano, subito dopo la messa venga a confessarsi”. Non è possibile, sostiene giustamente il sacerdote, che un cristiano, cattolico, oggi, non sappia che tipo di politiche familiari ed educative vengono promosse al Parlamento Europeo, politiche intese a “rieducare” noi - ma in particolare i nostri figli - in tema di sessualità e omosessualità -; direttive già approvate, che hanno già avuto - o avranno ben presto - ripercussioni su tutti i Paesi della Comunità Europea, e quindi anche sull’Italia.
Fa scandalo che il sacerdote continui con gli “avvisi” elencando il tipo di pratiche sessuali che potrebbero essere introdotte già a partire dalle scuole dell’infanzia: masturbazione davanti ai compagni, auto-palpazione e palpazione vicendevole, educazione sessuale con i bambini nudi e altre oscenità che gli europarlamentari di sinistra vogliono imporre a tutti i Paesi membri, al di là e al di sopra della legislazione nazionale in materia.
Ma forse gli scandalizzati non sanno che in alcuni comuni italiani governati da giunte di sinistra, conformemente alle direttive dell’UNAR sottoscritte dall’allora Ministro Fornero, sono già stati distribuiti ai bambini delle materne e agli alunni delle scuole elementari e medie opuscoli informativi e formativi, contenenti vere e proprie lezioni di educazione sessuale pro-gender, dove praticamente è previsto di confondere le idee ai bambini in materia di sesso e di genere sessuale, attraverso un vero e proprio lavaggio del cervello su famiglia, padre, madre, donna, uomo, identità sessuale.
Altri comuni italiani (anche Milano), insieme all’INPS, hanno invece già adottato modulistica pro-gender, con cancellazione dell’appellativo di padre e madre, sostituiti con “genitore 1” e “genitore 2”, alla faccia dei diritti di tutti.
Il disegno legge Scalfarotto, già approvato alla Camera e in attesa di approvazione definitiva al Senato, prevede il reato di “omofobia” per chi si professi apertamente a favore della natura (padre, madre, bambini), e ritenga sbagliato che persone dello stesso sesso possano contrarre matrimonio, possano adottare figli, possano avere figli (naturalmente con l’ausilio delle tecniche di laboratorio e con fecondazione eterologa, cioè con donatore di seme od ovulo esterno alla coppia, oltre che, nel caso di uomini, con utero in affitto). L’espressione di tali opinioni comporterà il carcere fino a 18 mesi e una multa.
La sessualità, cardine dell’identificazione del sé da parte di ogni individuo, è diventata preda delle lobby omosessualiste promotrici di questa visione dell’uomo ideologica, dove tutto è lecito, tutto è possibile, tutto è permesso, tutto sarà garantito dallo Stato e dalle Istituzioni in materia sessuale, procreativa e assistenziale (attraverso le già onerosissime tasse, e quindi a spese di tutti).
Tutto questo viene portato avanti da questa ideologia che ha la carne e le ossa di molti parlamentari italiani, di molti parlamentari europei, dei sindaci di alcune città italiane, ma che ha evidentemente lo spirito del padre della menzogna.
Questo è il progetto culturale che mira a creare una società liquida, dove la differenza di genere (maschio e femmina) viene sommersa in un mare di identità diverse (fino a 56 ad oggi), e dove una persona può cambiare il proprio orientamento sessuale a seconda del momento, della pulsione del momento, non venendosi a riconoscere definitivamente in nessuno di essi.
Le potenti lobby LGBT lesbiche-gay-trans-bisex, vogliono mettere le mani nella testa dei nostri bambini (oltre che nelle loro mutande…). E questo è da combattere.
L’appello è rivolto a tutti quei PADRI e quelle MADRI che hanno a cuore l’integrità psicologica e l’identità di persona dei propri figli: scegliete finalmente di difendere i vostri figli da questa violenza!
Scendiamo in piazza ogni volta che ci è possibile con le Sentinelle in Piedi!
Aiutiamoci anche nel compito che ci attende di dire e diffondere la verità, di formarci, di dire ancora una volta che la menzogna che certe associazioni e lobby stanno portando avanti significa la distruzione della nostra società, a partire dall’individuo.
Ringraziamo questo coraggioso sacerdote, con la speranza che altri lo imitino presto, anche perché, salvo rare e preziose eccezioni, il silenzio del clero su queste questioni sta diventando assordante!
(Fonte:
Roberta Romanello, Comunità ambrosiana, Marzo 2014).
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