Vorrei
lanciare un appello a chi, in Vaticano, vuole veramente bene al Papa (ci sarà
certamente): andare subito via da Twitter, basta, alla larga. Proteggete il
Vicario di Cristo da questa umiliante gogna mediatica di cui lui è certamente
ignaro.
Non so
quale genio abbia avuto la “strepitosa” idea di far sbarcare Benedetto XVI su
questo social network, oltretutto con quella imbarazzante cerimonia del “primo
tweet”.Di sicuro il Pontefice, occupato in materie ben più importanti e profonde, non conosceva questo fatuo luogo di chiacchiericcio (e spesso di insulti) che è Twitter. E si è fidato.
Ma temo che nessuno gli abbia spiegato o mostrato quale disastro comunicativo e d’immagine ha prodotto la trovata: è come se fosse stato portato in una piazza ed esposto al dileggio di chiunque.
E’ veramente una pena assistere a questo spettacolo: il Santo Padre, uomo mite, buono, che per noi cattolici rappresenta “il dolce Cristo in terra”, ogni giorno viene svillaneggiato e deriso nei commenti ai suoi messaggi. O subissato di sciocchezze e attacchi.
(Fonte:
Antonio Socci, Lo Straniero, 6 febbraio 2013)
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