Fini è pro-eutanasia, pro-procreazione assistita, fecondazione eterologa, diagnosi prenatale e, ça va sans dire, aborto, divorzio (visto che lui è stesso è divorziato); tutti temi legati ad una spiccata laicità, che hanno fatto di Gianfuffa, un punto di riferimento, per chi é in disaccordo con i precetti religiosi.
Fa quindi specie, vederlo tirare il ballo i "valori cristiani", a proprio uso e consumo, ovvero per attaccare la Lega. La cui politca é "presentista" e "localista" e si basa solo sui sondaggi. Quindi non è cristiana. Con questa teoria il presidente della camera, con una dotta dissertazione e in politichese, si propone come paladino del cristianesino del Ppe: "Lo schiacciamento sul presentismo e il localismo rinnegano quella sensibilità universalistica del Cristianesimo che supera gli egoismi e i localismi e serve a costruire regole comuni in cui tutti possano vivere in modo libero e responsabile". Ovviamente in ballo c'è la questione dell'immigrazione, ormai mal sopportata dalla gente comune, quella che non vive in lussuose residenze centrali e non ha autisti e macchine blu. La Lega, raccoglie il malcontento, di chi paga il prezzo di una massiva e incontrollata immigrazione, e ovviamente, ne appoggia le istanze. E miete consensi.
Questo a mister Gianfuffa, brucia. Il centro-destra, dovrebbe fare come lui "volare alto" e fottersene dei problemi reali della gente, che lo ha votato in base ad un programma.
Fa specie, vedere a che punto d'ipocrisia arrivano i politici politicanti, come Fini, che non hanno un briciolo di coerenza, e che usano i "valori" cristiani solo per coltivare il proprio orticello. Anche in questo sempre più vicino alla sinitra, che si attacca ai suddetti valori, solo sul tema immigrazione, per il resto non coindivide nulla con il cristanesimo e men che meno con la Chiesa cattolica.
(Fonte: Orpheus, 3 maggio 2010)
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