La
Segreteria di Stato ha dato incarico ai propri legali «di intraprendere, in
Italia e all'estero, le opportune azioni al fine di impedire la circolazione,
anche attraverso i mass media, del fotomontaggio realizzato nell'ambito della
campagna pubblicitaria Benetton».
Ne dà
notizia un comunicato della stessa Segreteria di Stato diffuso giovedì mattina,
17 novembre.L'iniziativa è stata presa dopo che mercoledì erano circolati i primi manifesti della nuova campagna pubblicitaria del gruppo tessile veneto: tra questi, un volgare fotomontaggio che, utilizzando l'immagine di Benedetto XVI, insulta i credenti, cristiani e musulmani.
Un'immagine - sottolinea il comunicato - realizzata «con modalità, tipicamente commerciali, ritenute lesive non soltanto della dignità del Papa e della Chiesa cattolica, ma anche della sensibilità dei credenti».
Una «decisa protesta» per l'«uso del tutto inaccettabile dell'immagine del Santo Padre, manipolata e strumentalizzata nel quadro di una campagna pubblicitaria con finalità commerciale», era già stata espressa mercoledì dal gesuita Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
«Si tratta - aveva affermato in una dichiarazione ai giornalisti - di una grave mancanza di rispetto per il Papa, di un'offesa dei sentimenti dei fedeli, di una dimostrazione evidente di come nell'ambito della pubblicità si possano violare le regole elementari del rispetto delle persone per attirare attenzione per mezzo della provocazione». In serata il gruppo Benetton aveva deciso di ritirare dalla campagna l'immagine in questione.
(©L'Osservatore
Romano 17 novembre 2011)
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