Per l'anno in corso l'Onu ha dichiarato 61 giornate mondiali di mobilitazione su temi universalmente considerevoli. Troverete l'elenco consultando internet. Ad alcune di queste giornate mi sarebbe proprio piaciuto partecipare: il 16 settembre mi sono perso la Giornata mondiale per la preservazione della cappa di ozono e il 21 febbraio la Giornata mondiale della lingua madre; addirittura, il 9 luglio, mentre io sguazzavo nel mare di Varigotti, vigeva la Giornata mondiale per la distruzione delle armi di piccolo taglio; per non parlare del 26 aprile, giorno del mio compleanno: io mi abbuffavo con le meringhe e nel mondo si celebrava la Giornata mondiale per la proprietà intellettuale.
Ho preso un impegno con me stesso: cascasse il mondo, il prossimo 7 dicembre, Giornata mondiale dell'aviazione civile, andrò in pellegrinaggio all'aeroporto di Orio al Serio.
Bisogna ammetterlo: questa vecchia istituzione, l'Onu, avrà perso un pochino di autorevolezza nel dirimere i conflitti a livello mondiale, ma la sua attenzione ai problemi dell'umanità è rimasta inalterata. Certo, molto resta da fare, innumerevoli sono le categorie, i gruppi sociali, gli oggetti che sono continuamente vilipesi, subiscono soprusi o, peggio ancora, rischiano l'estinzione.
È per questo che vorrei suggerire qualche tema: Giornata mondiale a difesa delle mezze stagioni, Giornata mondiale a sostegno del pisolino post-prandiale, Giornata mondiale della carpa d'acqua dolce, Giornata mondiale del gorgonzola e dei formaggi di fossa, Giornata mondiale dello skilift a piattello e della famigerata àncora, Giornata mondiale della virgola e del punto e virgola, Giornata mondiale della scopa d'assi, Giornata mondiale delle colf e badanti in regola, Giornata mondiale del parcheggio gratuito. Che siano forse troppe?
(Fonte: Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, novembre 2009)
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