Se qualcuno nutrisse ancora dubbi circa le attitudini dei detentori della verità in tasca, sappia che risulta a Paolo Flores D’Arcais e a Micromega – grandi player nel giro che va da Santoro a Padellaro – che «Benedetto XVI ha lanciato una vera e propria crociata contro la modernità, contro l’eredità illuminista e contro l’autonomia dell’uomo, senza la quale viene meno la possibilità stessa della democrazia, che è sovranità dei cittadini.
Rovesciando completamente le scelte del “Papa buono” e del Concilio, «il “Pastore tedesco” pretende che le leggi degli Stati si uniformino alle opinioni morali e ai dogmi di una religione, aprendo la stagione di un nuovo clericalismo costantiniano e di un nuovo “Sillabo”».
Eccolo lì il cane lupo Benedetto XVI, che analogamente al porco-stragista Silvio Berlusconi, minaccia «la possibilità stessa della democrazia». Walter Benjamin, in fuga dalla Germania nazista e morto suicida poche ore prima di imbarcarsi per la libera America diceva che «il carattere distruttivo conosce una sola attività: fare pulizia». In effetti, le camicie brune inseguivano gli sporchi e corrotti ebrei. E Mussolini ripudiò il socialismo umanitario per marciare contro un parlamento di corrotti. Anche Di Pietro e i suoi cari oggi lottano per la pulizia contro i corrotti, testimoniano un bel trend antiparlamentarista e, soprattutto, si erigono a baluardi della libertà di informazione. Peccato che quasi il 50 per cento delle querele fatte dai politici ai mezzi di informazione siano state fatte da politici dell’Idv.
(Fonte: Tempi, 14 dicembre 2009)
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