Suor Enrica Rosanna, delle Figlie di Maria Ausiliatrice – il ramo femminile della famiglia salesiana –, è l’unica Sottosegretario donna della Curia romana. Dal 24 aprile 2004 ricopre infatti l’incarico di Sottosegretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, affidatole da Giovanni Paolo II. Ad un intervistatore che all’epoca le chiedeva se era a rimasta intimorita dal fatto di essere la prima suora a essere chiamata a un incarico di tale livello, Suor Rosanna ha risposto: «Assolutamente no. Sono un po’ abituata, per così dire, a rompere il ghiaccio. Nel 1972 sono stata la prima donna a conseguire il dottorato alla Pontificia Università Gregoriana con una tesi sulla secolarizzazione. E sono stata inoltre la prima donna, grazie anche al neocardinale salesiano don Raffaele Farina, a insegnare in una Università Pontificia». Un vulcano dunque del tipo “so tutto io” (talmente attiva che i soliti maligni dicono che da qui agli anni a venire basta e avanza lei come presenza femminile al di là del Tevere).
In questi giorni suor Enrica ha fatto agitare un po’ le acque in Vaticano. Motivo? Doveva lasciare il prestigioso incarico per raggiunti ed anche oltrepassati da un anno, limiti d’età, ma per il suo “amore al servizio”, chiamiamolo così, è riuscita a spuntarla e ad essere riconfermata per altri due anni. Con la sua resistenza la suora salesiana ha obbligato addirittura il Cardinale Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone salesiano come lei, a contraddire le disposizioni, già date per iscritto, dall’arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto della Segreteria di Stato. Guarda un po’ di cosa non è capace “il gentil potere rosa” anche nell’ambito ecclesiastico…
(Fonte: Il Giornale, 11 maggio 2009)
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