lunedì 14 marzo 2011

Radio Londra: una voce fuori dal coro, contro l'ipocrisia

Oggi, alle 20.30, su Rai Uno inizia Radio Londra, la striscia quotidiana di Giuliano Ferrara. Una buona, buonissima notizia. Finalmente, quasi con la gioia del clandestino che sfida il regime sintonizzandosi su una voce libera, avremo la possibilità di sentire in prime time una voce diversa dalla monocultura che finora ha regnato in RAI. Finalmente avremo un momento quotidiano per attivare il cervello.
Giulianone ha detto che non risparmierà nessuno, tranne il Papa. Altra buona, buonissima notizia. Ferrara, del resto, è il capofila di quegli strani laici devoti che sono la vera novità nel panorama culturale italiano. Finora, anche qui, l’unico modello imperante nella TV pubblica era quello di Corrado Augias, esponente di un anticlericalismo bigotto e retrivo. È bello e utile sentire una voce diversa, fuori dal coro.
Una voce, soprattutto, che non vuole essere ipocrita, come quelli che l’altro giorno sventolavano in piazza la Costituzione e ascoltavano il signor Ingroia, magistrato, che attaccava il Governo su una riforma della giustizia che non è ancora nemmeno approdata in Parlamento. Si può sventolare la Costituzione e assistere, contemporaneamente, alla sua distruzione. Questa è l’ipocrisia di cui parlo.
Ferrara ci andrà giù sicuramente in modo pesante, utilizzando il diritto alla libertà d’opinione che non può essere solo un privilegio dei Santoro, Saviano, Fazio e Travaglio. Già oggi ha denunciato, in un suo editoriale, che “la lotta faziosa di una parte dell’ordine giudiziario contro il potere legislativo, inaudita in un Paese liberale qualunque, è uno scandalo istituzionale”. E poi ha spiegato i tre semplici motivi per riformare la giustizia. Eccoli.
1) La separazione delle carriere è qualcosa di molto opportuno e del resto già in atto in altri Paesi. Il magistrato inquirente deve essere messo sullo stesso piano del difensore, mentre chi giudica deve stare al di sopra delle parti.
2) Anche il magistrato deve essere responsabile nei confronti dei cittadini nel momento in cui esercita la propria professione. Attualmente la legge non è uguale per tutti. I magistrati distruggono, quando sbagliano, delle persone, e non pagano mai. Bisogna cambiare.
3) Non si può essere processati una seconda volta dopo essere stati assolti: “Da noi il principio è che si può emettere sentenza in base al libero convincimento del giudice, un criterio meramente soggettivo. Bisogna invece che la libertà del giudice sia ancorata all’oggettività di una certezza come base per un giudizio nel giusto processo”.
Sulla riforma proposta dal Governo si sta registrando l’ampia convergenza dell’opinione pubblica e quella un po’ stiracchiata del cosiddetto terzo polo. D’altro canto è davvero difficile prendere una posizione pregiudizialmente contraria senza dare l’impressione che si stanno facendo degli interessi di casta (quella dei magistrati) o che, più semplicemente, non si vuole darla vinta a Berlusconi, semplicemente perché dopo non si potrebbe più dire che “non ha fatto niente”. Tanto più che è evidente che questa riforma avrà tempi lunghi per essere approvata, più lunghi dei processi che incombono sul premier. A parte il solito Di Pietro con i suoi peones, chi, come al solito, sta facendo una figuraccia è Bersani. Che ancora una volta è capace di dire solo un no pregiudiziale.
E, infine, chi si trova in mezzo al guado sono proprio i magistrati, fortemente tentati di difendersi come una casta, arrivando addirittura a minacciare uno sciopero (come se fossero tassisti) che è qualcosa di inconcepibile. Se il Giudiziario è un potere dello Stato, rilevava l’altro giorno Piero Ostellino, dispone di canali propri per far valere le proprie ragioni (e questo è il punto per il quale è del tutto deprecabile la performance di piazza del signor Ingroia, che non può difendersi con un semplice “ho espresso la mia opinione”). Lo spettacolo che certa magistratura ci sta offrendo è inquietante, “perché – scrive Ostellino – indice un tasso di degrado e di delegittimazione delle istituzioni che mina le basi stesse della nostra democrazia. (...) Qui è in discussione la credibilità dello Stato costituzionale”.
Insomma, c’è in ballo qualcosa di molto importante. Ed è per questo che saluto con gioia il ritorno di Ferrara in TV e che mi sintonizzerò quotidianamente con la sua Radio Londra. Abbiamo proprio bisogno di aria nuova e di qualcuno che abbia il coraggio di parlare fuori dal coro!

(Fonte: Gianluca Zappa, La Cittadella, 13 marzo 2011)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Premesso che il sottoscritto si sente un umilissimo cattolico praticante e ubbidiente al magistero della Chiesa ( un "servo inutile",per intenderci ),rigorosamente anticomunista,antisocialista,antiradicale...insomma,estremamente allergico alla cultura di sinistra.
Premesso tutto ciò per non essere malinteso,mi domando:

COME PUO' UN CATTOLICO VERO ( non ADULTO) giustificare o difendere Berlusconi, che pur professandosi paladino dei VALORI MORALI, della FAMIGLIA, incarna palesemente il contrario, sia con l'esempio personale sia con i palinsesti delle sue televisioni - compresa la Rai - propalatrici di modelli sempre più immorali e antievangelici?!?
Ecco perchè mi sorprende la linea editoriale su Berlusconi dell'APOLOGETA ( che io apprezzo e condivido per tutto il resto ).
Perchè,vedete,sarebbe un errore marchiano per noi cattolici farci incantare dal FERRARA di turno che da un lato stima e difende disinteressatamente RATZINGER ( e fa bene! ) e dall'altro stima e difende interessatamente BERLUSCONI!
Non si può servire due padroni.....

Tommaso Chierico da Altamura
sociologo
Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL di Bari

Mario ha detto...

Egregio dottore.
La ringrazio per il suo cortese commento. Premetto che l’Apologeta si propone di non entrare nelle problematiche politiche, ma a volte è tirato dentro per i capelli. Non sono un simpatizzante di Berlusconi: anzi a volte la sua guasconeria ad ogni costo mi urta non poco. Ma c’è un ma: quello che non tollero è il cieco odio che certi personaggi hanno scatenato nei suoi confronti. Personaggi che si fregiano di essere culturalmente e moralmente al top, nella pratica hanno poi invece dimostrato di aver miseramente fallito, sia culturalmente che moralmente. Andare contro una corrente politica ad ogni costo, al di sopra di ogni razionalità, contrapporre per principio una opposizione bieca, strumentale, ignorante, che non accetta radicalmente e in toto tutto ciò che il governo in carica fa o propone, rivela una ottusità degna di ben altre cause. È la falsità che io combatto. I giochi di un potere sommerso, delle connivenze trasversali, di una certa magistratura, di una certa stampa… tutti con l’unico scopo di dare addosso all’untore, a Berlusconi: a volte anche a ragione, perché no, ma molto più frequentemente a torto. Quanto poi ad un giudizio morale nei suoi confronti… che dire? Non si è pronunciato nostro Signore nei confronti di una puttana colta in fragrante adulterio, lo posso fare io, sulla base di illazioni, di supposizioni, di simpatie e antipatie? Penso che la causa del male da lei denunciato, che imperversa nei nostri media, non sia imputabile tanto al Berlusconi, quanto al calo vertiginoso di valori che si è verificato in questi ultimi anni nel nostro paese. Tutti i media, dalla carta stampata alla televisione, sono sulla stessa lunghezza d’onda: tutti sono unicamente al servizio del Dio denaro. Io spero solo che ci siano presto giovani cattolici convinti che possano soppiantare, nella conduzione del nostro paese, personaggi ormai incartapecoriti, assillati dall’idiozia senile incombente, per i quali l’unico scopo è di rimanere incollati a quella seggiola del potere; che, pur se usurata dal tempo, è pur sempre ambita più di qualunque altra cosa. Per quanto riguarda il Ferrara, poi, è una voce fuori campo: una voce che è umanamente auspicabile in controtendenza, perché la saccenteria e la protervia di certi conduttori (Santoro docet!) ha superato ogni limite della decenza e della sopportazione: individui che pretendono di avere il monopolio della saggezza, della integrità, della rettitudine, del perbenismo. Personaggi che, pur professandosi integri moralmente, non disdegnano di promuovere e difendere con ogni mezzo iniziative in aperto contrasto con i principi non negoziabili della nostra fede e cultura cattolica. Allora, dei due mali, forse conviene scegliere il minore: setacciando un pochino la schiuma della nostra impotente rabbia e cercando un po’ più di compostezza intellettuale, nell’attesa di un futuro migliore. Grazie anche per il suo apprezzamento sulle altre scelte editoriali de L’Apologeta. La saluto cordialmente. Mario, curatore de L’Apologeta.

Anonimo ha detto...

Se mi è consentita un'ulteriore osservazione a telegrafico commento della bonaria e spero sincera replica del valente Mario - invero,sul tema occorrerebbe un'editoriale abbastanza approfondito - vorrei dire solo questo:
attenzione a non liquidare il "berlusconismo" come "guasconeria"!

Perche se Stalin e Hitler con i loro rispettivi comunismo e nazismo hanno provocato MILIONI di morti fisiche ( ma senza uccidere le rispettive anime,anzi martirazzondole! ),Berlusconi invece sta ATTENTANDO alla VITA ETERNA di milioni di anime ( senza uccidere i corpi,anzi dilettandoli! ), con il suo "mantra" ossessivo attorno a sesso,successo e soldi, veicolato e promosso dal suo COLOSSALE SISTEMA MEDIATICO FINANZIARIO E DI POTERE!

Preghiamo,piuttosto,per la sua conversione!

Caramente.

Tommaso Chierico

Mario ha detto...

Ottima conclusione: preghiamo. Preghiamo per questa povera Italia e per quelli che sono preposti a guidarla. Il Signore sà il fatto suo: lasciamo che sia lui a prendere ogni iniziativa. Grazie per l'attenzione.
Mario

Mafaldina ha detto...

commenti interessanti. Nella mia ignoranza mi domando come si può affermare che Berlusconi sta attentando alla vita eterna di milioni di persone??? Mi sbaglio o esiste la libertà?? Come si possono coniare slogan così senza cognizione di causa!! Mah....ecco io non capisco la moda dell'indignazione che ormai ha portato molti personaggi ad insegnare la morale e a scambiare il cristianesimo stesso per una morale!! IL cristianesimo è Cristo che ci ha amato quando eravamo ancora nel peccato!!HA versato il suo sangue per tutti noi peccatori! tutti...proprio tutti!! compreso berlusconi!! Tutto il resto compreso l'indignazione di coloro che si sentono santi ....è altra cosa....nn c'entra con l'essere cristiani!!Compresi tutti i cattolici adulti che pur nn abortendo e essendo sposati sono pronti a legiferare dico pacs e aborti vari!!

Anonimo ha detto...

Nessuna indignazione ma,appunto, ignoranza, nel senso di ignorare - absit iniuria verbis - mia cara Mafaldina!

Lei ignora,infatti, che nel Vangelo c'è una pagina terribile, forse l'unica, in cui CRISTO stesso considera ...meglio legarsi una macina al collo e sprofondare negli abissi marini... per chi dà scandalo, SOPRATTUTTO AI PIU' PICCOLI: secondo Lei,Mafaldina, il berlusconismo non gronda di siffatta micidiale carica scandalogena,specialmente ai danni dei giovani?!?

Certo, "non praevalebunt", ma noi tutti impegnati nella "vigna del Signore", cerchiamo di rimanere vigilanti, combattendo con coraggio l' "errore", pregando intensamente ed ininterrottamente per l' "errante".

Caramente.

Tommaso Chierico

Mafaldina ha detto...

Carissimo Tommaso, certo preghiamo concordo con voi tutti.
Nella mia ignoranza nn ignoro quella pagina di Vangelo.....ignoro però il latino!
Spero il Signore mi possa amare lo stesso..anche senza latino e senza tutto il resto della grammatica;-))
!
mi risulta che i "Piccoli" a cui si riferisce il Vangelo siano i piccoli nella fede...e nn come vanno predicando tanti pretini i bambini e i giovani!! I piccoli sono tutti quelli che si avvicinano a Lui...sono piccoli nella fede e devono essere rinforzati aiutati dalla testimonianza dei discepoli che sono quelli che amano il Signore e da lui sono resi capaci d'amore e devono più di altri testimoniare questo AMORE! (cfr un qualsiasi manuale di esegesi biblica nn all'acqua di rose!)

a noi tutti il compito di metterci alla sua sequela, suoi discepoli....cioè seguirlo ....dove è Lui anche noi....guardare con i suoi occhi....siate santi come io sono Santo!
A noi Cristo lascia l'unico comandamento che racchiude tutti gli altri: l'Amore!
Tutto il resto sono chiacchiere....magari chiacchiere "scandalogene"...ma sempre chiacchiere sono! Amare come Lui....
saremo giudicati sull'Amore.....nn su quante manifestazioni forcarole di piazza abbiamo fatto!
Saremo giudicati tutti sull'amore...e nn su quanto siamo riusciti a far odiare qualcuno foss'anche un avversario politico o personaggio antipatico!

ah dimenticavo: no secondo me "il berlusconismo non gronda di siffatta micidiale carica scandalogena,specialmente ai danni dei giovani"....e no caro Tommaso...io nn credo...
ritengo che tutti gli uomini siano peccatori e debbano essere salvati dall'Amore ...almeno così mi insegna Gesù.

Caramente e nn scandalogenamente saluti a Lei ;-))