L’iniziativa è partita dalla massonica Unione europea che sta irrompendo nella nostra vita personale e privata, oltre che nella nostra Costituzione Nazionale in modo violento e dispotico con leggi inique e perverse contro l’uomo, accolta con applauso in Italia dall’ex ministro Fornero che è passata, assieme a Monti, come un tornado di calamità generale per tutta l’Italia. Come se questo non bastasse, è tornato alla ribalta un documento dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (sezione Europa), l’OMS, “Standards for sexuality education in Europe”, finalizzato a fornire le linee guida per l’educazione sessuale dei bambini, programmi che incentivano le prime esperienze sessuali sin dai 4 anni, fornendo così l’alibi ai pedofili per dichiarare i bambini consenzienti e quindi “regolarizzare” anche questo loro criminale rapporto a norma di legge. A questo documento dell’OMS, elaborato nel 2010, fa riferimento la bozza di risoluzione dell’europarlamentare Edite Estrela dal titolo “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”, bozza che di recente è stata rimandata dal Parlamento europeo alla Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere. Il contenuto della risoluzione Estrela nella sezione che riguarda l’educazione dei minori deve molto all’apporto fornito dagli “Standards for Sexuality Education in Europe”. Sono le stesse lobby mondiali che, mentre da una parte denunciano l’aumento dell’Aids tra i giovani e delle baby-squillo che si prostituiscono per un cellulare, dall’altra spingono ipocritamente gli Stati a promuovere queste e altre aberrazioni sin dall’infanzia come obbligo scolastico, sostenendo apoditticamente che per impartire una educazione sessuale i genitori “non sono all’altezza del compito” e poi questi spesso “si imbarazzano ad affrontare l’argomento”!
Sta emergendo infatti con prepotenza uno Stato despota e padrone che si vuole sostituire alla famiglia nel compito di educare i figli, decidendo ogni più piccola cosa, sottraendo anche fisicamente i figli ai genitori con dei pretesti, come già sta accadendo in molte parti anche in Italia, e obbligando tutti a subire, fin dall’infanzia, una visione della vita basata non tanto sulla responsabilità personale e sui valori, ma essenzialmente sul sesso libero, anche contro natura e ipocritamente presentato come la soluzione a tutti i problemi, quando invece vediamo che il vero problema è la mancanza di amore, di vera amicizia e delle relazioni interpersonali a iniziare dalla famiglia.
La teoria del gender si propone di insinuare nei bambini il dubbio circa la loro vera identità sessuale dicendo in pratica al bambino, con l’ausilio di opuscoletti colorati e graziosi: “Caro bambino, sei proprio sicuro di essere un maschietto?” E se quello ti addita il pisellino come segno della sua chiara identità sessuale, può sentirsi ribattere dal docente di turno che quello non centra nulla con le sue vere tendenze che potrebbero essere diverse dalla realtà in cui si trova, e che possono essere varie e interscambiabili con molta semplicità, come quando si cambia un paio di scarpe che fanno male ai piedi. Basta prendere degli ormoni durante l’adolescenza per bloccare lo sviluppo e così fermarsi alla soglia di una specie di limbo chiamato “genere neutro”, cioè né maschi, né femmine, per poi decidere con calma e libertà per quale optare, nella speranza che la scienza inventi anche altre possibilità di scelta, oltre ai soliti due “generi” vecchi e logori come l’Antico Testamento: “Maschio e femmina li creò”.
E se per caso il bambino rispondesse nel suo candore che lui vorrebbe essere né maschio né femmina, ma come il suo gattino che fa le fusa, o come l’angioletto che lo accompagna a letto, no problem! La sua richiesta sarà subito esaudita attraverso un abile chirurgo che gli farà spuntare, a seconda delle richieste, o la coda o le ali!
Non è fantascienza morbosa, ma è la pura verità sul gender. che si arrivi al punto da mettere in dubbio l’identità del bambino come obbligo scolastico, proprio nell’età in cui il bambino pensa solo a giocare, equivale a ucciderlo dentro perché questo dubbio insinuato con abilità luciferina nell’età delicata della prima adolescenza può avere conseguenze terribili, dalla schizofrenia, fino al suicidio, come accade in quei paesi dove si insegnano da anni queste idiozie fatte passare per verità scientifica mettendo a tacere in modo violento i contestatori.
Infatti con la trappola del gender si distrugge l’uomo, altro che libertà di scelta! Ma quale scelta! Uno può farsi modificare chirurgicamente anche cento volte i suoi genitali, ma si tratta di interventi di chirurgia plastica esterna, superficiale, perché dentro, sia nel corpo come funzione fisiologica, sia nella psiche, come modo di pensare, di relazionarsi, resterà sempre come è nato, o maschio o femmina, perché il DNA non mentisce e non cambia a seconda dei capricci degli uomini! La combinazione dei cromosomi X Y, che segnano le caratteristiche tipiche maschili o femminili resterà invariata, identica e uguale per tutta la vita, o maschio o femmina, e pertanto, nel caso di veri problemi di identità, è semmai più opportuno, a detta degli studiosi, aiutare la persona a riscoprire e amare il valore della propria sessualità naturale, piuttosto che prospettare l’utopia di altri orientamenti lesivi della sua persona che la porterebbero in un “ginepraio sessuale” fatto inevitabilmente di droghe e alcool per sopravvivere.
Infatti la prima conseguenza del gender è la distruzione delle tre facoltà più nobili dell’uomo: intelletto, sentimento e volontà, perché la persona, privata del dominio di sé, viene deresponsabilizzata e lasciata in balìa degli istinti che possono essere anche aggressivi e violenti, ma quel che è peggio distrugge il vero amore tra un solo uomo e una sola donna, l’unico da cui proviene la vita e la famiglia, quella famiglia voluta non dalla società, né dalla Chiesa, ma da Dio stesso quando creò l’uomo, quella famiglia che rappresenta l’unico vero baluardo di protezione in difesa dell’uomo nella sua integrità psico-fisica. Chi promuove il gender non può amare l’uomo perché il gender distrugge l’uomo nel corpo e nell’anima, peggio dell’aborto, ed è quello che vuole il diavolo che odia l’uomo perché fatto a immagine e somiglianza di Dio, e siccome non può toccare Dio, si rifà sull’uomo per distruggerlo, dopo aver distrutto la famiglia, culla vitale dell’uomo. Ma non dobbiamo temere perché noi abbiamo un “asso” vincente che è Gesù Cristo, purché ci crediamo fermamente.
Si è tenuto recentemente a Verona, ma avviene periodicamente anche in altre città d’Italia, il convegno sulle scuole paritarie ecc. e mentre si è messo per lo più l’accento, giustamente, sulla necessità che vengano fatte sopravvivere da parte dello Stato perché rappresentano una ricchezza culturale e anche un grosso risparmio per le casse statali, non si è accennato minimamente a questo gravissimo problema che verrà imposto anche alle scuole private a norma di legge, a quanto pare.
Io faccio un appello a tutti, ma in particolare ai legali consapevoli di questa gravità e illegalità, affinché studino un modo per far annullare tale insegnamento a norma di legge!
Inoltre faccio appello ai responsabili delle scuole paritarie, che sono per lo più cattolici, molti di loro sacerdoti e religiosi, affinché si oppongano a queste proposte criminali da parte del ministero. Che si sveglino e che scuotano anche i responsabili delle scuole pubbliche invitando i genitori a dissentire anche in maniera forte e decisa, con manifestazioni e altro.
Anche i vescovi devono uscire pubblicamente, tutta la chiesa deve essere in prima linea su questa battaglia, prima di vedere ridotti i nostri bambini a poveri idioti, o zombi o malati psichici che non sanno più chi sono!!!
Non possiamo più accettare che la Chiesa continui a fare la “chiesa da campo”, la crocerossina di turno, la buona samaritana nel curare le ferite che i nemici dell’uomo provocano nel cuore degli innocenti per il fatto che si interviene sempre troppo tardi! Questo non è possibile.
Dobbiamo prevenire e agire tutti uniti e compatti adesso, guardare in faccia la realtà e studiare le mosse più opportune, nella certezza che il Signore Gesù è con noi, ci protegge e ci aiuta se noi facciamo i primi passi con fede e coraggio, nella consapevolezza che il rispetto che si deve avere per tutti non può farci tacere sulle terribili conseguenze di una simile teoria imposta fin dalle scuole primarie a delle creature innocenti. “Meglio sarebbe per voi buttarvi a mare con una pietra al collo, piuttosto di scandalizzare questi piccoli” ammoniva Gesù!
In molti casi si tratta di problemi relazionali e dissociativi, o di sofferenze e disagi interiori tali da indurre la persona a fuggire la realtà per cercare sollievo altrove, in uno spazio virtuale utopistico, immaginario, nel quale rinchiudersi, illudendosi di risolvere i suoi problemi con queste “ultime novità” spacciate per scienza. Ma quando uno ha cambiato sesso che fa? Ha risolto tutti i suoi problemi? Vive felice e contento? Ha fatto felici le persone che gli stanno accanto, la moglie, i figli, la mamma, il papà? Ah! Dimenticavo! Col gender è proibito usare i dolcissimi nomi di mamma e papà, tanto è criminale la trappola del gender. Col gender ne vedremo di tragedie, altro che i tornado, i terremoti e le inondazioni!
Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: chi diffonde queste teorie si rende gravemente responsabile di un crimine contro l’umanità, in particolare contro la parte più debole.
(Fonte:
Patrizia Stella, Riscossa cristiana, 29 novembre 2013)