martedì 16 agosto 2011

La pubblicità blasfema di Sky

Se speravamo in qualche giorno di tregua estiva, ci siamo sbagliati. La stupidità, morbo letale che sempre più ammorba la nostra società, continua a martellare le teste e a produrre mostri.
Ora è il turno della pubblicità blasfema di Sky. Manifesti murali superdimensionati e spot televisivi con lo slogan “Solo su Sky lo sport fa miracoli” stanno a dimostrare che, ancora una volta, la pochezza di idee, unita al sacro principio per cui tutto è lecito, se il fine è fare quattrini, spingono a scegliere come bersaglio la Fede cattolica, nella sicurezza di non correre alcun rischio e di entrare anche nel circolo dei “politicamente corretti”, la greve razza di conformisti che si inchinano davanti alle mode e che hanno rinunciato al rispetto, al pudore, all’intelligenza.
Manifesti e spot hanno un solo tema: prendere in giro, in modo oltretutto banale e scontato, la Fede cattolica e presentare i miracoli come una buffonata. Ad esempio, la pesca miracolosa e la moltiplicazione dei pani e dei pesci sono oggetto di inopportune parodie. Nello spot che potetevedere cliccando qui, si assiste anche a una processione in cui la Statua - calciatore portata dai “fedeli” si mette a lacrimare, con conseguenti urletti isterici di chi grida, appunto, al “miracolo”.
Il tutto accade in questa società ipocrita e sempre più oscurantista, che venera i nuovi idoli, (e bolla di infamia chi non partecipa alla venerazione) ma manca del più elementare rispetto verso tradizioni religiose che nutrono da secoli l’anima di un popolo e che hanno dato le fondamenta a una vita civile che, una volta, era civile sul serio.
Troveremo il “creativo” di qualche impresa di pubblicità che avrà il coraggio di fare manifesti o spot in cui si prendono in giro, ad esempio, invertiti o musulmani? Non sia mai! Dobbiamo essere tutti rispettosi delle “diversità”, fino a cadere in cretine contraddizioni, per cui prima le chiamiamo diversità, poi pretendiamo che siano considerate normalità. Dobbiamo essere tutti rispettosi del pluralismo religioso, salvo, ovviamente, fare il possibile per emarginare e ridicolizzare la religione cattolica, unica vera pietra di paragone contro la quale una società corrotta e marcia ha una tremenda paura di misurarsi.
Prendere in giro la Chiesa e la religione cattolica è di moda, e non comporta alcun rischio. Noi siamo caritatevoli (anche se alle volte verrebbe voglia di dimenticarselo e assestare qualche sacrosanto calcione nel sedere), e spesso siamo anche affetti da una profonda vena di masochismo e di voglia di scomparire, sicché vediamo cattolici (boh…) e spesso anche preti e vescovi che fanno di tutto per non ricordare il primato della Fede cattolica nella vita spirituale e morale di ogni persona.
Che fare? Protestare, anzitutto, perché se i cattolici non perdono l’abitudine di stare zitti zitti a farsi prendere a pesci in faccia, avranno come avvenire solo il clima umido e insalubre delle catacombe. E poi, scusate, chi obbliga a usare Sky, che è, se non erro, una televisione a pagamento? Perché dobbiamo dare soldi a chi insulta la religione cattolica?
Basta non abbonarsi a Sky, o, se già si ha un abbonamento, disdirlo.
Poche settimane fa un solerte procuratore della Repubblica ha aperto un’inchiesta su Maurizio Belpietro, direttore di “Libero”, per oltraggio al Presidente della repubblica. In prima pagina di Libero figurava una caricatura del comunista Napolitano, insieme a quella di altri politici. Caricatura del comunista? Onta e vergogna! La giustizia inesorabile colpisce!
Si prendono in giro Nostro Signore, i Santi, il Papa e una Fede che ha costruito la vera civiltà europea? Ma che c’entra? Chi se ne frega? Il paladino della legge depone la spada fiammeggiante e si riposa. Magari guardando il calcio su Sky…

(Fonte: Paolo Deotto, Riscossa cristiana, 5 agosto 2011)


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