mercoledì 11 luglio 2012

Scientology: una setta inquietante e pericolosa

Il divorzio di Katie Holmes da Tom Cruise è chiaramente una notizia di cronaca rosa. Tuttavia, si tratta di gossip che offre l’occasione per parlare di Scientology, la setta religioso-filosofica di cui i due attori fanno parte e che tanto va di moda in certi ambienti cinematografici statunitensi e non solo. Probabilmente ora, con il divorzio, Katie Holmes sarà identificata come “S.P.”, acronimo di “soppressive people”, la dicitura che la chiesa di Scientology usa per definire i fuoriusciti. Una volta che il soggetto viene siglato in questo modo, non potrà più avere contatti con gli altri membri dell’organizzazione, né parlare delle dinamiche interne a essa. Ma come funziona Scientology e perché tale setta è tanto inquietante?
Innanzi tutto bisogna considerare che il fedele affiliato deve firmare un contratto per un miliardo di anni. Una fedeltà che passa così da una vita all’altra, dato che il fondatore Ron Hubbard era convinto dell’esistenza di vite precedenti e successive, che lui solo con i suoi metodi è stato in grado di provare, in quanto illuminato e conoscitore di Xenu, il governatore supremo della galassia che portò sulla Terra 75 milioni di anni fa qualche miliardo di alieni. Come si può notare, più che di religione, sembra trattarsi di fantascienza. Ron Hubbard era in effetti uno scrittore di romanzi ambientati nello spazio. Solo in seguito avrebbe trovato dentro di sé il metodo per curare le persone dalle proprie psicosi e in particolare dalle tossicodipendenze. Ma Scientology non è affatto un’associazione filantropica e caritatevole.
I fuoriusciti che hanno avuto il coraggio di raccontare la propria esperienza parlano della famigerata “Sea Org”, la struttura a cui si affidano e in cui lavorano gli adepti, come di qualcosa impostato con un’educazione di tipo militare. Una volta entrati in questa scuola di formazione, c’è solo spazio per lavorare, a tutte le età e a tutte le ore, e il tempo per le attività personali è praticamente assente, così come quello con i familiari, che in caso di condotta negativa dell’adepto, vengono tassativamente esclusi. Per questo le fondatrici dell’ “Ex Scientology Kids”, i bambini appartenuti alla presunta chiesa, tra cui la figlia dell’attuale leader di Scientology David Miscavige, hanno voluto fondare un forum in cui tutti gli ex bambini allontanati (“disconnessi”, secondo la terminologia dell’organizzazione) dalla propria famiglia potessero raccontare le loro storie. Astra per esempio racconta di essere scappata quando rimase incinta a 16 anni e le chiesero di abortire perché una gravidanza avrebbe compromesso il suo lavoro alla “Sea Org”.
La massima esperta tedesca di Scientology è Ursula Cabert, che ad Amburgo ha guidato la commissione incaricata di studiare il funzionamento del culto. “Di solito, Scientology cerca di far tacere i membri in uscita, facendo pressione perché non rivelino nulla dell’associazione”, ha dichiarato la Cabert. Per quel che riguarda i bambini, poi, viene loro insegnato che “il mondo è pericoloso e per questo negli Usa sono mandati in scuole apposite, totalmente separate dalla realtà quotidiana vissuta da tutti gli altri coetanei. Il sistema li separa dai genitori e si prende cura della loro educazione”.
Secondo la studiosa, autrice di “Scientology, il libro nero”, l’organizzazione è sospettata di praticare una forma di “lavaggio del cervello, contraria ai principi costituzionali, totalitaria e che porta le persone all’infelicità”. Una realtà inquietante, insomma, e verso cui si dovrebbero prendere seri provvedimenti, anche perché se è vero che i servizi segreti tendono a ridurne il numero, pare che circa dieci milioni di persone ne facciano parte.

(Fonte: Federico Catani, Corrispondenza Romana, 10 luglio 2012)


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