Cari
ragazzi, come sapete nella nostra casa è vietato parlare male delle
persone, o almeno ci proviamo, a non farlo. Se qualcuno sbaglia sono affari
suoi, tra lui e Dio. A meno che non ci sia un compagno, che so, che si sporge
troppo dalla finestra, o che attraversa la strada con gli occhi sull’iPod
mentre passa un motorino. In quel caso, visto che rischia di farsi male, potete
dirgli qualcosa, direttamente a lui, e possibilmente senza frantumarvi nessun
osso.
C’è un
solo caso in cui del male degli altri bisogna proprio per forza parlare, anche
a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di
mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.
È
proprio per questo motivo che il babbo e io ce la prendiamo tanto per i
cosiddetti matrimoni omosessuali, che poi matrimoni è una parola
che in questo caso non si può dire perché viene da munus e mater,
cioè il dono che si fa alla madre, e tra due uomini o due donne non può
comunque esserci una mamma.
Quindi
di cosa facciano gli omosessuali nel privato non ci occupiamo proprio,
non è una cosa che ci riguarda, e tra l’altro pensiamo che anche loro non
la dovrebbero sbandierare troppo, come facevano quei signori che avete
visto a Parigi l’estate scorsa, con le piume e i sederi di fuori. Tra l’altro,
avete mai visto me e il babbo andare in giro in mutande? Comunque, se loro lo
vogliono fare noi ci limiteremo a passare da un’altra parte, visto che non
erano proprio eleganti i signori con le banane gonfiabili e le signore senza
reggiseno. Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in
quel modo forse non sono tanto felici, e quindi se ci capiterà di
averne uno vicino, che ne so, al lavoro o in vacanza, cercheremo, se lui o lei
vuole, di farci amicizia.
Il
problema che ci preoccupa tanto però è quello dei bambini e delle
famiglie. Noi crediamo che le leggi, come vietano alle persone di
ammazzare, rubare, ma anche di parcheggiare sulle strisce pedonali o mettere la
musica altissima alle tre di notte, cioè di fare quello che può danneggiare gli
altri, debbano impedire assolutamente di confondere la
famiglia con tutti gli altri modi di stare insieme. Modi liberi e magari
bellissimi, per chi vuole, ma diversi dalla famiglia. La
famiglia è il luogo in cui devono crescere i bambini, e infatti in Italia sono
stati chiusi gli orfanotrofi, e si cerca di far vivere i bambini senza genitori
in case famiglia, che non saranno il massimo, ma è meglio di prima.
Un
babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini per
crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono sempre bravi,
infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche
impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono,
per un bambino è impossibile crescere in modo sano,
equilibrato, felice. Vi immaginate se il babbo non ci fosse più, e io mi
fidanzassi con una signora? Non fate quelle facce terrorizzate, sto dicendo per
dire. O se invece di me ci fosse un amico del babbo? (Siete meno terrorizzati?
Già vi figurate pomeriggi senza ripasso di grammatica e niente crisi isteriche
per i fumetti scaraventati a terra?)
Comunque,
tanti dottori che studiano le teste delle persone dicono che è normale che
la cosa vi sembri tanto strana, perché è giusto che voi vogliate un babbo
maschio e una mamma femmina, anche se a scuola cercano di dirvi il
contrario (va di moda, ma non vi preoccupate).
Vi
diranno che non siete d’accordo perché andate in chiesa, ma noi pensiamo che sia
solo buon senso. Sono le regole di funzionamento delle persone (è vero, le
ha fatte Dio, ma funzionano comunque tutte allo stesso modo, non è
questione di credere: se non credi nella benzina e metti la Fanta nel
serbatoio la macchina si rompe). Noi non siamo contro nessuno, ma
come diciamo al compagno di non sporgersi dalla finestra siccome siamo
cristiani dobbiamo continuare a dire, quando ci è possibile, senza offendere o
attaccare nessuno, qual è il modo per non farsi male, nella vita. Il progetto
di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo faticoso ma affascinante, in cui si
mettono insieme le differenze, prima di tutto quelle tra maschi e femmine,
e si cerca di funzionare tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di
origine controllata. Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili (i semi
delle piante create in laboratorio vanno ricomprati ogni anno): allo stesso
modo due maschi e due femmine non possono riprodursi. Quando cercano di
ottenere dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li
desiderano loro, devono fare delle cose che fanno stare male tante persone: le
mamme che prestano la pancia, quelle che danno l’ovetto, i babbi che danno il
seme da mettere dentro, e soprattutto i bambini che non sapranno mai da quale
storia vengono, non sapranno che facce avessero i nonni e che lavoro facessero
i bisnonni, e poi avranno due mamme, due babbi, insomma una gran confusione, dove
a rimetterci sono i bambini.
A
noi dispiace tanto se
le persone dello stesso sesso che si vogliono bene non possono avere bambini, e
rispettiamo e capiamo la loro tristezza, ma è la natura, e noi
abbiamo il dovere di difendere quei bambini che non possono farlo da soli. Ci
sarebbe da dire poi che lo stato dovrebbe aiutare le famiglie,
che sono moltissime moltissime di più (e forse per questo non ci aiutano, è più
difficile risolvere qualche problema alla maggioranza), ma questo è un discorso
che abbiamo fatto tante volte… (intanto si sono già alzati tutti da tavola, e
sto parlando da sola come al solito).
(Fonte:
Dal Blog di Costanza Miriano del 28 maggio 2013)
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