sabato 20 dicembre 2008

Dittatura televisiva

Dunque, l'altra sera, facendo zapping, m'imbatto in Fabio Fazio su Raitre. Giro immediatamente, ed ecco il tribunale di Travaglio-Robespierre, con Santoro che incombe: è Anno Zero, su Raidue.
A quell'ora, se vado su La7, so che c'è Lilli Gruber, che conduce Otto e mezzo al posto del compianto Ferrara. Quindi evito.
Le cose non vanno meglio il giorno dopo: su Raitre ecco Augias che intervista il direttore di Repubblica Ezio Mauro: se la cantano e sa la suonano da soli. Mezz'ora a spiegare la morale laicista e a criticare i pronunciamenti della Chiesa cattolica in materia di morale. Non c'è contraddittorio.
Torno da Fazio: c'è un'intervista a Gad Lerner. Torno su La7: c'è Gad Lerner che conduce L'infedele. Su Raitre, intanto, è arrivato Floris con il suo Ballarò. Nel pomeriggio c'era stato Neri Marcorè che aveva fatto un giochino col pubblico di casa: bisognava indovinare chi era il "comunista censurato" (risposta, Faust, cioè Bertinotti senza la o). Ma ecco che mi sintonizzo con la Bignardi delle Invasioni barbariche; pare che la tizia si appresti a fare il grande salto in Rai, tanto per completare l'opera.
Intanto da Fazio è arrivato (ancora una volta) Augias, a dare addosso alla Chiesa cattolica.
Poi ci sono anche i comici, quelli impegnati, quelli che fanno satira politica: la Littizzetto, Crozza, quell'altra, lì, che fa l'imitazione della Gelmini (non ricordo nemmeno il nome). Da qualche parte viaggia ancora la Serena Dandini.
Chissà se questi signori, ora che anche i compagni del PD sono stati più volti beccati con le mani nella marmellata, si lanceranno in una pesante satira sulle malefatte della sinistra negli enti locali? Difficile crederlo: il cuore è il cuore.
Per ora c'è Blob che imperversa con la classica presa per i fondelli di Berlusconi.
Mi potrei consolare con Matrix, se non fosse che Mentana è anche lui un uomo della sinistra, come tutti quelli citati sopra.
Per respirare un po', per tirare fuori la testa da tanta aria stagnante, l'unica alternativa che mi resta è la democristiana Porta a Porta di Vespa, o il telegiornale di Emilio Fede (che, a questo punto, fortuna che c'è, nonostante tutti i limiti del personaggio). Un po' poco, un po' troppo poco.
Il panorama è impressionante! La televisione, negli orari che contano e con le trasmissioni che contano, è completamente lottizzata da un'unica matrice culturale.
E' una vera e propria dittatura mediatica. L'Italia è davvero un Paese anormale! L'anomalia non è Berlusconi e le sue televisioni, perchè lì girano soprattutto programmi demenziali, quiz, roba leggera e d'intrattenimento. Tutti programmi che sottostanno al diktat del mercato, che hanno bisogno di audience. Sulle reti pubbliche il discorso è diverso, perchè s'investe sul format impegnato anche se fa bassi ascolti, tanto c'è chi paga.
L'elettore di centrodestra, soprattutto nelle reti pubbliche, quelle per le quali anche lui paga il suo bravo canone, non ha una trasmissione di riferimento. Non ha un programma aggressivo, anche politicamente scorretto, come quello di Santoro, da guardare e da seguire. Non c'è un contenitore di prima serata dove un uomo di pensiero opposto (un politico, un intellettuale, un giornalista) abbia lo spazio enorme e inconcepibile che è concesso ad un Travaglio. Non c'è una tribuna quotidiana, senza contraddittorio, come quella assegnata a quella gente lì. La stessa satira politica è a senso unico.
Con una televisione così, con un tale quotidiano lavaggio del cervello, si stenta a comprendere come abbia fatto la sinistra a perdere le elezioni. O meglio, si comprende quale colossale spot a suo sfavore siano stati quei due anni al governo dell'Italia. Resta però il fatto che la sinistra laica (pur sconfessata dagli elettori) ha un peso enorme nell'informazione televisiva. E questa è una grave anomalia.
E se un elettore intellettualmente onesto ed imparziale si trova in forte imbarazzo davanti a questa televisione, le cose non vanno meglio, anzi peggiorano, se è anche cattolico, e si deve sorbire i vari Augias, Scalfari e Odifreddi che ripetono, senza contraddittorio e senza replica alcuna, che Cristo, la Chiesa, i sacramenti, il Vangelo sono tutti un imbroglio. O, peggio, che decantano la religione laicista.
C'è qualcosa che manca, e che avremmo il diritto di chiedere. Abbiamo bisogno (mi rendo conto che è in qualche modo paradossale, ma è così) che il centrodestra si occupi di più della televisione, di una presenza culturale in TV. Abbiamo bisogno di uno spazio televisivo in cui i rappresentanti del governo possano spiegare, illustrare con tutta serenità quello che stanno facendo. Abbiamo bisogno di divertirci con qualche comico che non sia per forza di sinistra. Abbiamo bisogno di uno spazio importante che dia voce alla posizione, alla cultura, all'azione della Chiesa nella società italiana e di fronte alle sfide della società intera. Ma non ci sono segnali incoraggianti in vista. E dobbiamo dire che su questo argomento l'azione delle forze di governo è del tutto fallimentare. In vista c'è solo il prossimo pagamento del canone Rai, con relativo aumento. (Gianluca Zappa, La Cittadella, 15 dicembre 2008)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a Mario che ha scritto che nelle trasmissioni rai non c'e' contraddittorio.
In un'altro paese il tuo berlusconi,doveva stare in galera altro che contraddittorio,che cavolo difendi una persona cosi.
Poi la chiesa deve smetterla di intromettersi nelle faccende del popolo italiano.(vedi la Englaro,la fecondazione assistita,l'aborto,le scuole private ecc..ecc.. ecc..

Anonimo ha detto...

Per Anonimo:
Nel più ampio rispetto del pensiero altrui risulta comunque difficile, per non dire impossibile, rispondere a commenti apertamente basati su convinzioni opposte, soprattutto se tradiscono una dipendenza diretta dalle solite tesi anticlericali preconcette: passi per Berlusconi: ognuno la può pensare come crede. Ma trovo assolutamente qualunquistico e disinformato il seguito del commento, che rivela la non conoscenza delle problematiche di fondo. Trovo quindi inutile ribadire qui che la Chiesa non si intromette nelle faccende del popolo italiano, ma che ha tutto il diritto di esprimere le sue verità sui principi inalienabili e intoccabili di una civile esistenza rispettosa della legge e della morale naturale. Penso che il moderatore del blog condivida ciò.