Il terrorismo psicologico legato al Covid che in questi ultimi mesi ha
bombardato le nostre menti e inciso nella nostra vita ha fatto sprofondare nel
baratro le nostre esistenze!
Famiglie
e persone fragili in contatto continuo con la malattia all’interno della propria
casa. Quando poi i propri cari vengono portati in ospedale è tragico assistere
al varco di “quella porta” che si chiude a chiave alle loro spalle;
testimonianza verace della solitudine a cui gli stessi sono destinati.
Tutto
è super limitato: incontri familiari, contatti con gli amici di sempre ecc., senza poi dimenticare i
medici e gli infermieri presenti nella struttura che, scafandrati come chi va
su Marte di cui non scorgi nemmeno il sorriso sulle loro labbra, sono a loro
volta chiusi dentro in quello spazio ospedaliero dove devono riuscire a
mostrarsi vicini ai malati ma allo stesso tempo “proteggersi” da loro …
E le
famiglie, in perenne angoscia nella lotta per non lasciarsi avvolgere da questa nebulosa “nera” –
che è la malattia – che con forte intensità spinge tutti non solo nel vuoto
fisico e materiale ma in quello più tremendo del vuoto spirituale e morale (le
stesse funzioni religiose sono vergognosamente e strettamente condizionate dal
numero dei partecipanti dove anche poche persone in esubero vengono
allontanate) nonostante la Chiesa - come struttura e presenza Eucaristica
– rappresenti l’unico luogo di conforto e di alimento spirituale oltre
che di forza!
Di
fronte a tutto questo diffuso malessere fisico, morale e spirituale la
Televisione di Stato cosa fa?
Certo,
al primo posto ci sta l’audience e
non le fatiche e sofferenze quotidiane delle famiglie! Avevamo qualche dubbio?
Coi maniaci della TV sempre pronti a schiacciare il ditino su qualche tasto del
telecomando
CHE
VERGOGNA!
Perché
ciò che accade in TV è pagato anche da questi “lottatori quotidiani” che ogni
giorno faticano semplicemente anche solo per “esistere”
E la televisione di stato che fa? Con cinica parodia disprezza ciò che, ancora
per molti, è un’ancora di salvezza, di speranza, di certezza reale: la
Fede!
E
questi sono tutti “miti” falsi, “idoli” cresciuti con la presunzione che la persona sia in
grado di autodeterminarsi ogni orizzonte… che abbia diritto a tutto… dove i
valori “veri” sono costantemente esposti ad attacchi e dileggiamenti.
Il risultato è l’emarginazione totale della nostra vita dalla evangelica Pietra
angolare scartata dalla nostra società; emarginazione, questa, che
rischia di travolgere tutti ma soprattutto i giovani fragili con pensieri
liquidi e purtroppo, molto spesso, la stupidità e le modalità di vita proposte
assumono il valore di “mète allettanti” e portatrici di soddisfazioni piacevoli
e immediate ma che - in realtà - nascondono ed offuscano il reale senso delle
cose
“Filosofia
del nulla, del vuoto assoluto” che
si sta espandendo con una velocità e rapidità straordinaria influendo senza
nessun ostacolo serio sulle nostre leggi, istituzioni e strutture sociali,
promettendo una sorta di “ragione superiore” attraverso un modo di vivere la
propria libertà individuale priva di ogni senso del limite.
Forse,
mai come oggi, occorre uno svezzamento; anzi: uno svezzamento d'urto. Fornendo proposte
diametralmente opposte rispetto a quelle oggi propinate, che permettano ai
giovani di costruirsi un nuovo concetto di sé e una nuova identità meno
effimera e più coerente con la realtà.
Non
pensiate che la mia opinione sia un atto ostile all’attuale realtà. No… No… No… anzi, vi
stupirete: il mio è un gesto di affetto e di solidarietà (naturalmente e
soprattutto, per i nostri giovani!).
Infatti Maslow, studioso di psicologia umanistica, descrive le reazioni di
opposizione a modalità esistenziali sbagliate così: “La cosa
migliore da farsi è affrontarle (le modalità sbagliate), non insinuarsi o
mostrarsi delicati, o cercare di aggirarle da dietro! Bisogna mirare
direttamente al centro delle cose. Sembra possibile che questa onestà
(intellettuale) brutale piuttosto che essere un insulto, indichi una specie di
rispetto!”
Tale
modalità è un principio fondamentale della
nostra concezione terapeutica all’interno della Comunità Shalom.
È
così, cari amici, che lo scompenso sociale di cui ci alimentiamo
abbondantemente ogni giorno crea sempre più, nei soggetti dalla personalità
fragile, emulazione e imitazione. Il tutto, poi, impostato unicamente
sull’immagine esteriore, sulla ricchezza e sul successo immediato ad ogni costo
…
E ci stupiamo se il malessere permea tutti gli spazi sociali e morali
dell’esistenza umana?
SVEGLIA!
SVEGLIA! SVEGLIA!
Certo,
il mio è un “Osservatorio” particolare essendo quotidianamente impegnata con
persone che, nelle loro relazioni sociali e interpersonali pre-comunità
manifestavano gravi comportamenti percepiti talvolta come una minaccia, sia
all’interno della famiglia che della società.
È da questo “Osservatorio” anomalo che assisto basita e convengo come i “nostri
ragazzi” non siano evidentemente la parte peggiore della società’
È
sconfortante assistere al degrado del nostro patrimonio spirituale, morale
e sociale.
E quelli che ci dovrebbero rappresentare dove sono? Cosa fanno?
Con questo andazzo abbiamo rotto e devastato la parte migliore dell’uomo e dei
nostri giovani: la coscienza.
E la storia del male, della fatuità e della vacuità è così identificata con la
nostra vita, soprattutto quella proposta dai social, da non renderli più
riconoscibili!
È
incredibile. Il Nulla venduto come qualcosa di "Artisticamente
pensante"
Per fortuna nostra la quantità degli italiani che hanno abboccato a questo
pseudo ritratto del bello, sono pochi rispetto alla popolazione… Nonostante
l’affannarsi dei dirigenti della Rai a valorizzare l’evento ...
Un
nostro volontario mi ha mostrato sul web il video dei signori Fiorello
e Achille Lauro in una performance che ritengo mediocre oltre che
offensiva alla sensibilità di chi, come me, vive la fede e la ritiene
estremamente fondamentale ed importante nelle scelte della propria vita.
Che
dire, poi, di chi ha vinto il Festival di San Remo? Evidente dimostrazione
dell’eutanasia artistica così sommessamente diffusa oggigiorno…!
L’arte italiana è così bella e conosciuta in tutto il mondo con il suo ricco
patrimonio di musiche e canzoni che raccontano non solo l’anima del nostro
popolo ma la sua profondità… e il suo “volare” alto!
Mai
furono così mal spesi i nostri soldi del canone Rai guadagnati con tanta
fatica.
I nostri vecchi dicono che “il Signore lascia fare ma non strafare” e per questo
confido che prima o poi un piccolo sassolino rompa il "Gigante dai piedi
d'argilla", come dice la Bibbia.
Prima
o poi, questo accadrà!
(Fonte:
Rosalina Ravasio, LNBQ, 8 marzo 2021)
https://lanuovabq.it/it/il-nulla-esibito-come-cultura
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