giovedì 20 novembre 2014

«La preghiera non è superstizione, ma affidamento a Dio»

In questi giorni tutti i media parlano del suggestivo e curioso gesto di don Evandro Gherardi, parroco di Brescello, che, come il don Camillo di Guareschi, ha organizzato una processione fino al Po per chiedere la protezione contro il maltempo.
Tantissimi hanno irriso questa iniziativa e neppure tanto di nascosto. L’allusione ad un Don Camillo redivivo è stata piuttosto esplicita.
Ma, è bene sottolinearlo, il gesto di don Evandro, è stato soprattutto un gesto di preghiera, come risulta dalla comunicazione con cui il parroco ha invitato i fedeli alla processione:
 «Dopo gli eventi luttuosi di questi giorni a causa del maltempo – ha scritto il sacerdote -, dopo la giusta decisione delle autorità di sgomberare Ghiarole, dopo l’allerta per una nuova ondata di piena del fiume Po, insieme a don Andrea, Vice Parroco dell’Unità pastorale di Brescello, Lentigione con Sorbolo Levante, ho deciso di indire una giornata di preghiera martedì 18 novembre 2014 per: le vittime del maltempo in Italia; chiedere a Dio di proteggerci dal pericolo di alluvioni; chiedere a Dio di saper rispettare l’ambiente naturale, da Lui creato e a noi dato in consegna».
Per questo don Evandro ha invitato a pregare «nelle famiglie e nelle case, soprattutto con gli anziani e i bambini; nella chiesa parrocchiale di Brescello, aperta dalle ore 6.30 del mattino per tutto il giorno, davanti al “Crocefisso parlante di don Camillo”, concludendo con la S. Messa alle ore 18.00; con la benedizione straordinaria del Po, portando in processione il “Crocefisso parlante di don Camillo”, partendo alle ore 15.30 dalla chiesa parrocchiale per arrivare sull’argine maestro del “grande fiume».
E, infine, ha concluso con un ammonimento di grande valore: «La preghiera non è un atto di superstizione, ma di affidamento totale a Dio, soprattutto nei momenti di pericolo e di dolore! L’invito è rivolto alle vicine comunità reggiane, parmensi e mantovane, oltre che a tutto il nord Italia».
Quindi non una sceneggiata folcloristica, ma un autentico ricorso all’aiuto di Dio.

(Ma.La. 20 novembre 2014)

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