È quella, dice, di chi insegna
"che il sesso ognuno lo può scegliere". E intanto i vescovi
australiani documentano come avanza ovunque l'ideologia del "gender",
a scapito del matrimonio tra uomo e donna.
Rompendo
l'iniziale consegna del silenzio, la Santa Sede ha resa pubblica qualche giorno
fa la trascrizione del colloquio a porte chiuse avvenuto tra papa Francesco e i
vescovi della Polonia nel primo giorno della sua trasferta in quel paese, il 27
luglio a Cracovia:
Una
ragione di questa insolita pubblicazione "ex post" è stata
probabilmente la volontà di troncare le indiscrezioni che circolavano sui
contenuti di quel colloquio, in particolare riguardo alla comunione ai
divorziati risposati, vista la compatta contrarietà dei vescovi polacchi a
qualsiasi cedimento in proposito.
In
realtà, a leggere la trascrizione del lungo colloquio, non vi si trova alcun
accenno alla "Amoris laetitia" e alle relative controversie.
Vi si
scopre invece, verso la fine, una vibrante arringa del papa contro l'ideologia
del "gender", da lui bollata come una "vera colonizzazione
ideologica" su scala mondiale.
Ecco
qui di seguito le sue parole testuali:
"In
Europa, in America, in America Latina, in Africa, in alcuni Paesi dell’Asia, ci
sono vere colonizzazioni ideologiche. E una di queste – lo dico chiaramente con
nome e cognome – è il 'gender'! Oggi ai bambini – ai bambini! – a scuola si
insegna questo: che il sesso ognuno lo può scegliere. E perché insegnano
questo? Perché i libri sono quelli delle persone e delle istituzioni che ti
danno i soldi. Sono le colonizzazioni ideologiche, sostenute anche da Paesi
molto influenti. E questo è terribile. Parlando con papa Benedetto, che sta
bene e ha un pensiero chiaro, mi diceva: 'Santità, questa è l’epoca del peccato
contro Dio Creatore!'. È intelligente! Dio ha creato l’uomo e la donna; Dio ha
creato il mondo così, così, così… e noi stiamo facendo il contrario. Dio ci ha
dato uno stato 'incolto', perché noi lo facessimo diventare cultura; e poi, con
questa cultura, facciamo cose che ci riportano allo stato 'incolto'! Quello che
ha detto papa Benedetto dobbiamo pensarlo: 'È l’epoca del peccato contro Dio
Creatore!'”.
Il
circuito dei grandi media ha praticamente ignorato queste parole di Francesco,
per di più arricchite da una citazione di peso del papa emerito. E non c'è da
stupirsi, perché è questo che capita ogni volta che Francesco dice qualcosa che
stride con la sua immagine mediatica dominante, di papa aperto alla modernità.
Intanto
però quelle cose le ha dette, come già altre volte in passato. E si può
presumere che non siano state bene accolte da quei settori della Chiesa che
propugnano un drastico ammodernamento della dottrina cattolica in materia di
"gender", di omosessualità, di "matrimonio" tra persone
dello stesso sesso.
Sono
settori ecclesiali, questi, ben presenti ed attivi soprattutto nel centro
Europa, con tanto di vescovi e teologi in prima fila.
Ma è
anche vero che queste tendenze moderniste incontrano l'opposizione di settori
molto ampi della Chiesa mondiale, per i quali invece sono musica le parole
dette da papa Francesco a Cracovia contro l'ideologia del "gender".
Un
esempio tra tanti di questo fronte di resistenza è la lettera pastorale
pubblicata a fine novembre del 2015 – cioè dopo la fine del sinodo sulla
famiglia – dai vescovi dell'Australia, rivolta non solo ai cattolici ma a tutti
i cittadini di quel paese.
In
questa lettera, i vescovi australiani difendono vigorosamente la visione
originaria del matrimonio tra uomo e donna dalla "confusione"
ingenerata dal cosiddetto "matrimonio omosessuale".
(Ecco il testo integrale della
lettera pastorale dei vescovi dell'Australia: >
Non fare confusione sul matrimonio)
E non
si limitano a denunciare tale insidia. La documentano elencando una serie di
episodi avvenuti in vari paesi dell'Occidente che testimoniano l'aggressività
della nuova ideologia, tale da far diventare il matrimonio tra uomo e donna
"una verità che non si può più dire", se non a prezzo di punizioni e
di umiliazioni.
(Fonte:
Sandro Magister, www.chiesa, 8 agosto
2016)
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