mercoledì 16 gennaio 2008

VERGOGNA!


Anticlericali vecchi, oscurantisti, anacronistici, ottusi, violenti, ignoranti, deformati dall'ideologia.
Quando hanno saputo del secco e laconico comunicato stampa della Santa Sede, quei quattro intolleranti asserragliati nella Facoltà di Fisica della Sapienza hanno applaudito, come se avessero vinto una battaglia.
Quando abbiamo saputo del comunicato, abbiamo applaudito anche noi.
Rinunciando clamorosamente all'invito del Rettore, il Papa ha lasciato soli nel loro fortino, divenuto di colpo piccolo piccolo e meschino meschino, i figli di una pessima ideologia che ha creato e crea ancora danni e guasti in tutto il mondo.
Per un attimo sono diventate attualissime le parole che Gesù rivolge ai suoi Apostoli nel Vangelo, al momento di mandarli in missione tra le genti: "Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città" (Mt 10, 14-15).
La Sapienza, come ricordava ieri il solito Antonio Socci, è nata il 20 aprile del 1303, quando Papa Bonifacio VIII promulgò la Bolla In supremae praeminentia dignitatis, con la quale veniva proclamata la fondazione in Roma dello "Studium urbis". L'Università di Bologna già prosperava dal 1088 (!). Le Universitates, associazioni di intellettuali e studenti, ebbero la possibilità di nascere, vivere, prosperare e diffondersi in tutta Europa grazie alla protezione potente del Papato, che difese i loro diritti nei confronti tanto del potere secolare che di quello vescovile. Questo dicono gli storici.
La polemica contro Benedetto XVI è stata del tutto pretestuosa. Ci si è attaccati ad una sua vecchia conferenza (era il 15 marzo del 1990) attribuendogli frasi che tra l'altro non erano sue. L'allora cardinal Ratzinger citò infatti l'epistemologo Paul Feyerabend, di certo non un fedele di Santa Romana Chiesa, il quale ebbe a scrivere: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina di Galilei. Il su processo storico contro Galilei era razionale e giusto, mentre la sua attuale revisione si può giustificare solo con motivi di opportunità politica".
Ratzinger, ha commentato Socci, viene oggi "scomunicato" sulla base del pensiero di un altro.
Non solo. Il cardinale citò anche il filosofo marxista Ernst Bloch, il quale sosteneva che una concezione "moderna" delle scienze naturali dovrebbe considerare tanto il geocentrismo che l'eliocentrismo indimostrabili, perché la relatività di Einstein ha spazzato via l'idea di uno spazio vuoto e tranquillo, sulla quale quelle teorie si basano. Bloch arrivava addirittura a sostenere che, non essendovi altro che un movimento relativo dei corpi l'uno in relazione agli altri, "non appare del tutto improbabile accettare, come si faceva nel passato, che la Terra sia stabile e che sia il Sole a muoversi".
Figurarsi se nel fortino della facoltà di Fisica della Sapienza i nostalgici del 18 politico (quello di 40 anni fa, che ha rovinato la scuola italiana per generazioni intere), sono in grado di raccogliere sfide tanto profonde ed elevate.
Quante volte è stata criticata e anche un po' derisa la nostra sensazione di essere in un nuovo regime, culturalmente totalitario e intollerante! Ieri ne abbiamo avuto la prova evidente.
La Sapienza diventa lo zimbello mondiale. E' un'altra brutta pagina di storia dell'Italia di questi ultimi anni. E' la notte della Repubblica Italiana. Siamo vittime di un regime vergognoso.
Il piccolo-grande Papa tedesco si scuote la polvere dai sandali. Ringrazia e pacificamente accetta di subire la violenza dell'intolleranza.
E' la notte della libertà di pensiero. E' la notte della possibilità di un confronto, di un dialogo sulle questioni grandi e importanti dell'uomo. E' la notte dell'intelligenza.
Con Antonio Socci ripetiamo: "buonanotte illuminismo"! (Gianluca Zappa)

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