venerdì 23 gennaio 2009

Di nuovo Santoro: demagogo, fazioso e violento, ma, soprattutto, intoccabile.

Santoro ne ha fatta un’altra delle sue. Sul personaggio abbiamo sempre espresso un pessimo giudizio, come esempio evidente di un giornalismo fazioso, violento, ideologico. Tutto quello, insomma, che il giornalismo non dovrebbe essere.
Quello che stupisce è l’atteggiamento di certa gente nei suoi confronti e la sua in un certo senso sacra inviolabilità. Leggo il commento di Aldo Grasso sul Corriere di sabato (il quale a proposito di Santoro dice: “La sua faziosità è nota, la decisione di rappresentare una sola parte del conflitto va messa in conto, la sua retorica votata a una sempre più spinta demagogia non è condivisa da molti ma fa ormai parte del panorama televisivo italiano…”) e rimango di sasso. Mi si dice che in Rai (la televisione pubblica, quella per la quale tutti paghiamo il canone) c’è un noto conduttore fazioso, uno che quando tratta un problema sposa una parte sola, uno che è un demagogo, ma non si conclude che è ora di mandarlo a casa e di impedirgli di nuocere, no: mi si dice che lo “dobbiamo mettere in conto” e che lo dobbiamo accettare perché fa ormai parte “del panorama televisivo”.
Ma chi è costui? Ma chi gliela ha data questa patente di intoccabilità? Fosse Celentano (che è l’artista che è e lo showman che è) capirei pure (e sempre fino ad un certo punto) che lo si possa accontentare quando vuole giocare un pochino con le telecamere. Ma Santoro… Santoro! Quali meriti ha Santoro?
E’ vero che chi lo conosce lo evita e che invece lo guarda chi in qualche modo condivide l’odio per i personaggi che odia lui. Ma non si capisce come mai un certo mondo politico è sempre pronto a fare la morale su tutto e su tutti e tollera una persona immorale come questo squallido personaggio.
Prendiamo la prodiana Sandra Zampa. Per costei non c’è da fare tragedie: “Lui (Santoro) è sempre eccessivo, ma chi va da lui lo è già in partenza e quindi può prendere le misure… Anche se non mi piace tutto di Santoro, credo sia doveroso difendere il pluralismo, la libertà d’informazione”.
Capito? ‘Sto tizio è eccessivo e mette su una trasmissione dove chi è invitato deve andarci con la corazza, ma bisogna difenderlo in nome della libertà d’informazione. Io credo che fare una trasmissione che al 99,9% è a favore di Hamas e contro Israele (giudizio di Lucia Annunziata) non sia informare, ma fare disinformazione. Quindi non capisco quale sia la libertà da difendere.
Stavolta, poi, la polemica è tutta a sinistra, perché Lucia Annunziata è una giornalista che fa parte della stessa parrocchia di Santoro. Quindi gli estimatori di questo campione della TV dittatura-spazzatura non se la possono nemmeno prendere con Berlusconi e con la cenbsura del centrodestra. La censura, stavolta, arriva proprio da sinistra, tra l’altro da una giornalista che ha dato in passato dimostrazione di faziosità, quando costrinse Berlusconi ad andarsene in diretta. Stavolta ha trovato qualcuno che è anche più fazioso di lei, qualcuno che si era anche selezionato accuratamente il pubblico in studio, che in blocco si è schierato con l’inamovibile guru. Come accade sempre, del resto, ad Alzo Zero.
E come ha reagito il Santoro ai rilievi di una sdegnata Annunziata che lo tacciava di partigianeria e di faziosità? Con insulti e sberleffi e con una domanda che ha scandalizzato molti: “Stai acquisendo dei meriti nei confronti di qualcuno?”. Commento di Aldo Grasso: “E’ un’insinuazione di basso livello, intollerabile”. Santoro risponde così a chi lo critica. Non si fa mai un esame di coscienza. Lui è immacolato, lui è sempre nel giusto. Lui, semmai, è una vittima di poteri occulti che cercano di censurarlo e, sembra di capire, anche l’Annunziata farebbe parte di questo colossale complotto.
Siamo alla pazzia. E non sono affatto d’accordo con coloro che mi invitano a tollerare questa situazione anomala e paradossale. Perché ho presente dei giovani (alcuni di quelli che incontro a scuola), che si abbeverano ad Alzo Zero e lo prendono come oro colato. Il giorno seguente la trasmissione, ti chiedono un giudizio sugli scontri tra Israele e Hamas e mentre tu, che hai studiato qualcosa in proposito e ti sei un po’ documentato, rispondi cosciente che non si può tranciare di netto la ragione e il torto, loro, invece, hanno già tutto molto chiaro in testa: la ragione ce l’hanno i palestinesi, che stanno sotto le bombe e che in Palestina ci stavano prima degli ebrei. L’ha detto Santoro, l’ha ribadito Vauro che gli israeliani sono cattivi e ammazzano i bambini.
Naturalmente non sanno che nello statuto di Hamas c’è, ai primi punti, la volontà di cancellare lo Stato d’Israele e che è stata Hamas a sparare per prima. Da Santoro non l’hanno capito, perché questo punto era rappresentato allo 0,01 % (stime di Lucia Annunziata).
E allora torna l’angosciosa domanda: ma perché dobbiamo sopportare questo signore e la sua cricca di demagoghi?

(Fonte: Gianluca Zappa, La Cittadella, 19 gennaio 2009)

1 commento:

Gianni ha detto...

Non condivido nulla di Santoro, ma ha avuto il coraggio di non essere "politicamente corretto" in mezzo al conformismo generale. Forse anche Zappa, se facessero morire di fame i suoi figli, lo lasciassero senza lavoro, non gli permettessero di ricevere medicine per i suoi cari sparerebbe per primo...