Gli atei di Genova hanno davvero soldi da buttar via.Settemila euro per fasciare due autobus con un messaggio dove si dice che Dio non esiste.Così, hanno spiegato, anche il cardinale di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, si convince e sta zitto. Ma se la notizia è cattiva, come loro dicono, allora Bagnasco ha una montagna di argomenti per convincerli che quella buona è un’altra. D’altra parte discussioni di questo tipo vanno avanti dall’inizio del mondo.In Gran Bretagna hanno fatto una cosa simile, ma hanno scritto sugli autobus che “probabilmente” Dio non esiste. Il beneficio del dubbio accredita l’avvio di un dibattito più sereno. Però una cosa la devono spiegare: se uno è ateo cosa gli importa di Dio? Pensa davvero che il mondo migliori se si piccona con il proselitismo? Si può essere schiavi della religione e schiavi dell’ateismo. In entrambi i casi ci si rovina la vita. Adorare i deliri non fa bene a nessuno.C’è poi la questione dell’invito a godersi la vita, perché Dio non esiste. Domandina finale: godersi la vita vuol dire solo fare bischerate?
(Fonte: Alberto Bobbio, 13 gennaio 2009)
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